Cresce anche a Como il ricorso alla cassa straordinaria

I numeri Lo scorso anno, nelle imprese di Como c’è stato un aumento del 43% del ricorso all’ammortizzatore. Dario Esposito (Uil): «Scontiamo gli effetti della frenata tedesca, e l’assenza di decisioni in politica industriale»

«L’andamento delle richieste di cassa integrazione ha a che vedere anche con l’andamento di mercato ed è evidente la flessione del settore tedesco dell’automotive, a cui le imprese italiane sono legate. Ma c’è dell’altro: il nostro Paese nell’ottica di gestione del cambiamento deve darsi una politica industriale. Siamo in un mercato produttivo globale ed europeo, ma in Italia restiamo penalizzati dalla mancanza di politiche industriali di cui non c’è traccia nell’ultima legge di Bilancio».

Lo afferma Dario Esposito, coordinatore della Uil del Lario a fronte degli ultimi dati elaborati dal sindacato sulla cassa integrazione a Como e a Lecco. Dati con un andamento non del tutto in linea con quello nazionale e regionale.

Sintesi

In estrema sintesi: nel 2023 rispetto al 2022 a Como cala leggermente la cassa ordinaria e aumentano parecchio (più 43%) le richieste di ore di cassa straordinaria, mentre quella in deroga scompare. A Lecco accade il contrario: sale la cassa ordinaria e scende parecchio quella straordinaria, mentre resta una manciata di ore per quella in deroga.

Nei numeri: a Como la cassa ordinaria perde solo il 3,43% e si attesta a 5.046.044 rispetto alle 5.225.532 ore del 2022. Mentre la cassa straordinaria sale a 1.358.070 ore rispetto alle 949.731 del 2022 (+43%) Per la cassa in deroga a fronte delle 57977 ore autorizzate nel 2022 il dato del 20223 risulta nullo.

In Provincia di Como per gli operai sulla base dei dati Inps risultano 3.661.591 ore di cassa ordinaria, 671.034 di straordinaria, zero per la cassa in deroga. Per gli impiegati si registrano rispettivamente 1.384.453 ore, 687.036, zero ore.

A Lecco per la cassa ordinaria si registrano 2.639.470 ore rispetto alle 1.841.522 del 2022(+43,3%), per quella straordinaria le ore del 2023 sono 236.117 rispetto alle 356.901 del 2022 (-33,84%). Restano solo 1088 ore di cassa in deroga rispetto alle 59150 del 2022.

A Lecco per gli operai si sono registrate 2.011.674 di cassa ordinaria, 92.282 di straordinaria e 1.088 in deroga. Per gli impiegati le ore sono state rispettivamente 627.795, 143.835 e zero per la deroga.

Le ultime statistiche mettono a confronto l’andamento dell’intero 2023 rispetto all’anno precedente e si inseriscono in un quadro nazionale in cui in Italia l’anno che si è appena concluso ha segnato un calo di ammortizzatori sociali, pari a -4% per la cassa ordinaria (che nel 2023 si attesta a circa 229,5 milioni di ore contro i circa 238 milioni del 2022), del 12% per quella straordinaria (circa 178 milioni di ore contro ai 202,3 milioni circa del 2022) e del 90% per quella in deroga, sostanzialmente scomparsa ovunque e che nel 2023 si attesta a circa 1,67 milioni di ore.

Livello

«In Lombardia – sottolinea Esposito - si assiste ad un fenomeno inverso rispetto alla generale flessione riscontrata a livello nazionale». La cassa ordinaria infatti cresce del 16,43% (con 56.143.446 ore rispetto alle 48.220.710 del 2022), mentre quella straordinaria scende del 25,85% (con 22.160.632 rispetto alle 29.884.246 del 2022). Quella in deroga quasi scompare (-98%) con 88.319 ore rispetto alle 5.160.094 del 2022.

Quindi, conclude Esposito, «Como si distingue quindi in negativo con un dato in crescita sulla Cigs in controtendenza al quadro regionale e nazionale, Lecco si distingue in negativo sulla Cigo con un dato percentualmente maggiore del quadro lombardo».

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