«Service 24 ambiente: cerchiamo personale per crescere ancora»

Intervista a Massimo di Domenico, amministratore unico di Service 24 Ambiente: «Dal bilancio emerge una società solida. Pronti a rafforzarci con Cantù»

Era il presidente in carica, il 29 aprile l’assemblea dei soci lo ha nominato amministratore unico. Fino al 2026 Massimo Di Domenico continuerà a guidare Service 24 Ambiente, l’unica società a capitale pubblico della Provincia di Como nel settore della gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana. «Service 24 Ambiente è partecipata da 13 Comuni e serve 100mila abitanti - racconta Di Domenico - ma vogliamo diventare ancora più grandi».

Il 29 aprile l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio d’esercizio 2023. Che anno è stato?

Il bilancio si è chiuso in positivo, con un incremento della raccolta differenziata. Sono dati importanti che testimoniano il buon funzionamento di Service 24 Ambiente. C’è soddisfazione, tenendo conto del fatto che non vendiamo un prodotto sul mercato ma offriamo un servizio regolato da normative statali; tutti i costi che possono essere imputati e i ricavi derivanti dalla Tari sono stabiliti per legge. Dal bilancio emerge una società solida, con una forte capacità economico-finanziaria, e questo ci consente di guardarci attorno per aggregare altri Comuni.

Si parla dell’entrata di Cantù in Service 24 Ambiente: è un grosso Comune che rafforzerebbe la società in modo significativo. A che punto siamo?

Il progetto è concreto, lo abbiamo presentato pubblicamente, ma a fronte delle elezioni dell’8-9 giugno credo che una decisione definitiva arriverà a seguito dell’insediamento della nuova amministrazione comunale.

Avete in programma un’ulteriore rafforzamento con altri soci, dopo Cantù?

Noi siamo una società completamente in house, partecipata dal pubblico, e quel pubblico sono i Comuni. Se altri paesi e città hanno interesse a gestire i rifiuti e l’igiene urbana partecipando direttamente alla gestione, noi siamo pronti a discutere. Il vantaggio di entrare in Service 24 Ambiente, rispetto ad altre realtà private, è quello di poter essere più vicini ai desiderata dei cittadini perché il Comune - parte effettiva della società - ha voce in capitolo nelle scelte aziendali. Questo si traduce in un comitato di controllo, composto da rappresentanti di tutti i Comuni, che controlla l’operato della società, e l’assemblea dei soci, composta da tutti i sindaci, che approva le linee programmatiche.

Tornando alle questioni economiche, inflazione e costi energetici alle stelle hanno inciso sull’operato di Service 24 Ambiente?

Gli alti costi energetici hanno inciso molto sui costi relativi alla gestione dei rifiuti, certo. Senza contare che alcune componenti di riciclo hanno una forte volatilità del prezzo di conferimento che certo non dipende da noi: ci rimettiamo al mercato e questo comporta delle oscillazioni legate in ultima analisi alle tensioni geopolitiche.

Service 24 Ambiente ha 60 dipendenti. Prevedete nuove assunzioni? Anche nel vostro settore è difficile trovare manodopera?

L’azienda è in fase di espansione quindi avremo bisogno di nuovo personale. Fatichiamo a trovare dipendenti, è un problema comune al settore della gestione rifiuti e a tutte le utilities. Parliamo di un lavoro faticoso, non va dimenticato: il nostro è un servizio pubblico, va sempre garantito, si lavora per gran parte dei giorni festivi. Allo stesso tempo, abbiamo bisogno di personale motivato ed educato: tutti i cittadini hanno a che fare con il nostro personale, pagano per quel servizio e pretendono certi standard di qualità. Quando riceviamo lamentele, siamo sempre attenti a capire le motivazioni di un determinato comportamento. Siamo anche in contatto con cooperative per offrire posti di lavoro, magari a tempo parziale, a persone che hanno difficoltà di vario genere, è un modo per rendere qualcosa al territorio su cui operiamo.

Rispetto ad altri territori lombardi, i cittadini comaschi sono virtuosi in termini di differenziata?

Ispra ci dice che nel 2022 la Lombardia ha avuto una media del 73,2 per cento di differenziata e conta di migliorarla di 5-6 punti percentuali entro il 2027, un piano ambizioso; la produzione media di rifiuti regionale è 464,20 chilogrammi per abitante. In provincia di Como siamo al 70,24 per cento di differenziata, sotto la media, ma produciamo meno rifiuti: 459,55 chilogrammi per abitante. I Comuni di Service 24 Ambiente sono in linea con la media comasca, con punte di eccellenza che superano l’80 per cento ma si tratta di Comuni molto piccoli, senza grossi centri commerciali o condomini.

È difficile far rispettare le regole agli utenti?

C’è ancora molto da fare sul fronte della sensibilizzazione, presto torneremo nelle scuole dei nostri Comuni per fare attività con i bambini, anche perché le generazioni più giovani sono molto attente all’ambiente. La sfida non è solo insegnare la corretta differenziazione dei rifiuti, ma anche ragionare nell’ottica della riduzione dei rifiuti prodotti; a questo proposito, serve una svolta culturale anche da parte dei produttori, spesso gli oggetti commercializzati sono di difficile riciclabilità.

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