Asso, mozione di sfiducia al sindaco. «Si dimetta». La replica: «Non ci penso nemmeno»

La polemica Nell’elenco degli amministratori ci sono anche due esponenti di maggioranza. Tra le contestazioni anche la strada per collegare Scarenna. Il dubbio su altri due consiglieri

Il consiglio comunale si spacca. È stata presentata ieri una mozione di sfiducia al sindaco Tiziano Aceti firmata da sei consiglieri, di cui due di maggioranza. Il 50% del consiglio chiede di terminare qui l’esperienza amministrativa del primo cittadino. Già, perchè i numeri sono in bilico. Sei consiglieri di maggioranza con il sindaco e sei i consiglieri contro, una situazione di assoluta instabilità anche considerando il voto sull’illuminazione pubblica di fine maggio quando in otto si erano opposti al progetto, bocciando la maggioranza.

Entro trenta giorni

La mozione di sfiducia, da discutere in consiglio comunale  dopo un periodo di dieci giorni e prima del trentesimo, è stata firmata dall’intera minoranza quindi da Roberto Melchiorre, Maria Pia Bonanomi,Maria Cristina Paredi, Silvano Conti, e da due consiglieri di maggioranza Sonia Castelnuovo e Antonella Mazza. Nella mozione si riporta tra le motivazioni il recesso della convenzione con la Comunità montana per l’illuminazione pubblica accusando il sindaco «di preferire agire in autonomia anche rispetto alla sua giunta e ai suoi consiglieri» con il rischio di rinunciare al contributo regionale pari a 208mila euro. Si parla poi di un danno potenziale erariale da un milione di euro qualora «per scelte politiche inopportune del sindaco si continuasse a ostacolare la realizzazione del progetto per la riapertura del tracciato stradale che collega la frazione di Scarenna alla Sp40». E si prosegue poi con toni altrettanto duri: «Il sindaco ha deciso di spendere i soldi degli assesi per fare uno studio di fattibilità che di fatto è stato inutile ed ha fatto solo perdere tempo».

Il primo cittadino Tiziano Aceti, dal canto suo, replica: «Ci stanno attaccando e noi cerchiamo di difenderci, comunque manca ancora un voto per arrivare alla sfiducia. Tengo a precisare che per quanto riguarda la strada di Scarenna abbiamo sempre lavorato di comune accordo con la Comunità montana e risposto alle loro richieste senza mai perdere tempo. Asso ha consegnato uno studio di fattibilità su richiesta della Comunità montana che è regista dell’operazione, la mia amministrazione si è sempre detta a favore della strada sia sotto la montagna che vicino al fiume Lambro. Non siamo mai stati scorretti nei confronti degli altri enti e in questi tre anni di mandato, nonostante anche i problemi creati dalla pandemia, abbiamo realizzato circa 50 opere. Per quanto mi riguarda ritengo che l’amministrazione abbia lavorato veramente bene, poi se qualcuno pensa di poter fare meglio vada pure avanti. Stiamo in questo momento portando avanti altri progetti importanti, discutendone proficuamente in maggioranza, per esempio per quanto riguarda i parcheggi di Pagnano o l’area della Valategna».

Maggioranza in bilico

Il dubbio a questo punto è cosa faranno i due consiglieri di maggioranza che avevano votato contro per quanto riguarda il bando dell’illuminazione pubblica cioè Filippo Nava e l’assessore al bilancio Mirko Pina Donadini. Il capogruppo di minoranza Roberto Melchiorre spiega: «Vedremo cosa succede in consiglio comunale, manca un voto per rendere effettiva la sfiducia ma ricordiamoci anche che siamo in una situazione di maggioranza veramente risicata, forse qualcuno prenderà atto che diventa difficile governare in questa situazione».

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