Le spese condominiali salgono sempre di più: gli inquilini comaschi sono in difficoltà

Carovita I costi di gestione sono saliti fino al 25% e riscuotere le spese è diventato più difficile. L’effetto? Molte famiglie in crisi, sempre più frequente la misura dell’esecuzione immobiliare

Aumentano le spese condominiali e le morosità, succede perfino che degli appartamenti vengano messi all’asta dal tribunale.

Oltre al carrello della spesa e alle bollette negli ultimi due anni sono sensibilmente aumentate anche le spese condominiali, più del 25% sostengono le associazioni che riuniscono gli amministratori di condominio. Ciò nonostante ci sono i bilanci da far quadrare e le fatture sono da saldare, dunque tutti i condomini sono chiamati in egual modo a pagare per tempo.

Un fenomeno in crescita

«Che luce, gas e acqua anche a Como abbiano spinto le spese al rialzo è un fatto – spiega Gabriele Tagliabue, amministratore di condominio attivo in città – quanto alla riscossione delle spese si fa certo fatica. Dobbiamo correre dietro ai condomini. Oggi dobbiamo a lungo spiegare i motivi delle spese, quando prima della pandemia le famiglie erano subito pronte a pagare». Non fa allarmismi Rosaria Molteni, presidente provinciale dell’Associazione nazionale amministratori condominiali . «Del resto le utenze non sono ancora calate – spiega Molteni - sono entrate in crisi nei pagamenti alcune famiglie che hanno fatto partire lavori e manutenzioni, con i bonus edilizi non sempre del tutto coperti. Il maggiore ricorso alle rate ha rallentato le morosità». Ma le rate non saldate dal proprietario di un appartamento diventano un buco che si ripercuote sull’intera palazzina, sugli altri residenti.

«È un fenomeno in crescita la cui punta la osserviamo guardando alle esecuzioni immobiliari – dice Roberto Bianchi, amministratore di condominio e perito del tribunale – Oggi diversi appartamenti finiscono all’asta perché i proprietari non hanno pagato per troppo tempo le spese condominiali. Il condominio ricorre a questa misura se costretto, per frenare gli anticipi degli altri residenti. Fino alla pandemia queste vendite erano davvero sporadiche, ora pur essendo poche sono più frequenti».

La casa nella benestante Como è quasi sempre stato un bene intoccabile. «È vero, succedeva di più nel milanese – riferisce Leo Spinelli, responsabile di Sicet Lombardia, il sindacato degli inquilini e della casa che fa riferimento alla Cisl – Ora però questa condizione di grave difficoltà si sta diffondendo anche nel Comasco, in città, come a Erba e a Cantù. Stanno aumentando procedure di recupero forzoso. In generale le morosità sono rilevanti anche dentro a palazzine poco sospette, dove abitano famiglie a medio reddito». Si aggiunga che negli ultimi anni con i vari bonus su molti edifici sono partiti lavori e manutenzioni, con importi non sempre coperti.

Ritocchi a doppia cifra

Anche dalla parte degli inquilini si notano crescenti difficoltà, gli affitti stanno aumentando. «È chiaro e anche qui si affaccia il problema della morosità – dice Fabio Frigerio per Sunia, il sindacato degli inquilini che fa riferimento alla Cgil – ai nostri sportelli infatti arrivano anche i proprietari di casa per chiedere l’aggiornamento dell’affitto. Nei mesi scorsi ci sono stati ritocchi anche a doppia cifra, non siamo lontani dal 10%. Come suo diritto quindi i proprietari aggiornano il canone, mettendo però ancor più in difficoltà gli affittuari».

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