Due schede elettorali abbandonate per strada mesi dopo il voto. Aperta un’indagine

Il caso Episodio singolare in viale Lecco: a terra i documenti già “timbrati” per Camera e Senato. La polizia locale le trasmetterà all’ufficio elettorale e farà una segnalazione anche in Questura

Due schede elettorali (una gialla per il Senato e una rosa per la Camera) ritrovate per caso a terra in viale Lecco quattro mesi dopo le elezioni politiche. Un fatto singolare e senza precedenti in città tenendo conto che si tratta di documenti che non dovrebbero certamente finire abbandonati a bordo strada. Sul posto, allertata dalla segnalazione di una passante che aveva visto per caso la scheda rosa a terra, vicino al marciapiede all’altezza dell’incrocio con via Perlasca, è arrivata una pattuglia della Polizia locale che, dopo aver prelevato il foglio ripiegato ha controllato in giro e, ad alcuni metri di distanza, ha trovato anche una scheda gialla per il Senato. Entrambe risultavano timbrate e con la sigla del rappresentante del seggio (quella del Senato ha anche il codice anti frode), ma all’interno erano “bianche”.

Impossibile, però, sapere se si tratta di schede non utilizzate oppure di schede votate, ma senza esprimere le preferenze. L’ipotesi più probabile è, comunque, la prima e cioé che siano schede preparate ma non effettivamente consegnate agli elettori. Il comando della Polizia locale sta predisponendo una relazione che invierà, congiuntamente alle due schede, all’ufficio elettorale del Comune, ma farà anche una segnalazione in questura.

Sarà convocato il presidente di seggio

Verranno poi effettuate quasi certamente delle indagini e verrà molto probabilmente convocato il presidente del seggio da cui provengono le schede per capire cosa sia accaduto. Solitamente le schede non utilizzate sono infatti le prime a lasciare le sedi elettorali, messe in appositi sacchetti sigillati. Seguono poi quelle con le preferenze. Si cercherà anche di capire se quelle schede fossero destinate alla distruzione e se ne siano state smarrite due. Insomma gli interrogativi sono diversi anche perché non è certamente usuale ritrovare schede elettorali quattro mesi dopo le votazioni (per le politiche si è votato lo scorso 25 settembre) abbandonate a terra. Se anche qualcuno l’avesse tenuta (e bisognerebbe capire come sia stato possibile) non avrebbe alcun senso disfarsene in questo modo. Per la distruzione, in ogni caso, molto probabilmente servirà l’ok del tribunale.

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