La crisi in Croce Rossa : «Como sarà salvata». A spese di Lipomo

Il progetto Lettera del commissario ai soci dell’associazione: «La sede di Lipomo sarà venduta nel 2024»

Il fulcro della Croce Rossa è Como, i soccorritori devono iniziare ad abituarsi al sacrificio della sede di Lipomo. Così ha scritto a metà settimana il commissario straordinario Alberto Piacentini ai membri del comitato comasco, il piano per ripianare i debiti è ormai pronto per essere presentato al tribunale.

La lettera

«Carissimi soci – scrive il commissario – stiamo completando il piano per sistemare il sovraindebitamento per affrontare la continuità. Nella continuità il fulcro non potrà che essere Como, per motivi di ordine geografico, storico ed economico. Dobbiamo iniziare a immaginare la nuova Croce rossa senza l’attuale sede di Lipomo che verrà venduta nel 2024 dopo l’auspicata omologa del concordato in tribunale».

A breve verrà nominato all’interno del comitato un socio per risollevare le sorti della centrale di Como, in via Italia Libera. Si accettano candidature.

«Il piano da presentare in tribunale è pronto – dice Gianluca Vicini, il vice di Piacentini nel salvataggio del comitato comasco – stiamo limando gli ultimi dettagli, ma nei primi giorni di settembre depositeremo le carte. Roma ha ribadito la volontà di aiutarci acquisendo la sede di Lipomo. La cifra di cui si discute è di poco inferiore ai 2 milioni e mezzo di euro».

A inizio anno si parlava di oltre cinque milioni di euro di debiti da ripianare, il risultato fallimentare della precedente gestione del comitato. Con altre perdite che sono proseguite anche negli scorsi mesi, pur continuando a tagliare servizi e costi aggiuntivi. Oltre al sacrificio di Lipomo il comitato intende cedere ai Comuni anche il centro in valle d’Intelvi.

«La situazione è complicata e particolare – dice ancora Vicini – La Croce Rossa è sempre stata un ente benefico. Quindi in tanti ci hanno sconsigliato di andare in tribunale per aprire un percorso molto simile ad un concordato. Ma essendo ormai strutturati come un’azienda abbiamo deciso comunque di percorrere questa strada. È una procedura che è già stata messa in atto per altri comitati finiti sull’orlo del fallimento. Confidiamo di riuscire a salvare la storica Croce Rossa di Como».

Lo scoglio del Tribunale

Se tribunale e creditori approveranno quanto presentato dalla Croce rossa, si aprirà un percorso che porterà alla cessione dell’immobile di Lipomo durante l’anno prossimo. Sarà il comitato centrale romano a quel punto ad utilizzare i locali, da assegnare a nuclei operativi e attività di formazione.

Dunque in teoria i migranti oggi ospitati dovranno trovare un’altra sistemazione. Dalla scorsa primavera per fronteggiare l’emergenza migranti vengono gestiti 50-60 stranieri come centro di prima accoglienza. Peraltro la Croce rossa ha appena chiesto alla Prefettura di aumentare i letti fino ad oltre un centinaio. Questo in vista dell’arrivo a breve di nuovi rifugiati.

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