Mondiale amaro per Giorgi. In Turchia è squalificata

Marcia È accaduto nella 20 chilometri valida per il titolo iridato a squadre

Una giornata da dimenticare per Eleonora Giorgi. La cabiatese (34 anni) è incappata nella squalifica nella 20 chilometri di marcia di Antalya.

Lo stop arriva dopo la bella prestazione delle scorse settimane a Podebrady con annesso il biglietto per le Olimpiadi di Parigi.

Ieri invece sulle strade della città della Turchia, nel Mondiale a squadre, si è materializzato l’incubo della paletta rossa che ha costretto la portacolori delle Fiamme Azzurre a farsi da parte, poco dopo il sedicesimo chilometro.

Il ritiro di Giorgi ha inciso, ovviamente in maniera negativa, anche sulla classifica a squadre, con l’Italia che ha dovuto accomodarsi sul quarto gradino.

Prima lo stop a tempo

Partenza di buon’ora (le 8 in Italia, un’ora più in là ad Antalya) per evitare di far faticare le atlete con temperature elevate. La gara per la cabiatese, non inserita nella staffetta a caccia del pass olimpico, è un test importante, a pochi mesi dai Giochi di Parigi.

Dopo l’ottimo crono di 1h28’47” messo a referto in Repubblica Ceca la campionessa uscita dalle fila dell’Atletica Mariano, aveva bisogno di una conferma, soprattutto a livello di tempo. L’inizio è stato positivo con Eleonora che è rimasta attaccata al gruppetto delle migliori, restando sempre nella top ten.

Poco dopo metà gara, sono arrivati però i primi problemi con i giudici che sono stati inflessibili nell’emettere le loro sanzioni. La situazione è precipitata attorno al chilometro 13, quando è scattata la terza paletta rossa. Giorgi, che era in un’ottima ottava posizione, è stata costretta a fermarsi per un pit stop di due minuti. Oltre al danno cronometrico, la sosta spezza il ritmo e la concentrazione e diventa decisamente negativa.

Lo stop definitivo

E infatti la cabiatese quando ha ripreso ha tirato per recuperare (era rientrata come quattordicesima) ma è incappata purtroppo nel quarto rosso, quello definitivo. La brutta notizia è arrivata al chilometro 17 ed è stata presa con molto scoramento e delusione dalla comasca.

L’avventura finiva lì, a pochi chilometri dalla chiusura. La squalifica spezzava anche il sogno del podio nel Mondiale a squadre per la Nazionale italiana femminile che chiudeva quarta (con i punti di Giorgi, il bronzo poteva essere a portata di mano). Eleonora, ovviamente, non aveva nessuna voglia di parlare.

Il passo falso è una brutta notizia a pochi mesi dalle Olimpiadi, ma la portacolori delle Fiamme Azzurre ha l’esperienza e le capacità per metterla alle spalle e prepararsi nel migliore dei modi. In due settimane è passata dalla “bella” Podebrady alla “deludente” Antalya, ma nel frattempo non è diventata di colpa “scarsa”.

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