Allievi: «Cagnardi ha la piena fiducia. Tutti diano di più»

Basket A2 Cantù ha deciso di andare avanti con il coach: «Però dovrà essere autorevole e determinato»

Avanti insieme. Senza scossoni. Non ce ne fossero già stati abbastanza in una stagione che stenta a decollare, ma che vede comunque l’Acqua S. Bernardo Cantù al secondo posto della classifica del girone, alle spalle della corazzata Trapani. Cagnardi non si tocca, ecco quel che è emerso dalla tre giorni di riflessioni del club biancoblù.

Convinzione o mancanza di credibili soluzioni alternative non è dato a sapere. Bastano e avanzano quelle ore a cavallo della Pasqua senza una parola da parte dei vertici di direzione tecnica e società. Anche ieri, così come a Pasquetta, la possibilità di intercettare qualcuno era la stessa di poter parlare con la Casa Bianca.

Tutti spariti, tranne uno. Ovviamente. Il presidente Roberto Allievi. Che ancora una volta ha usato il mastice del buon senso per cercare di mettere assieme i cocci post sconfitta di Cividale e di una stagione nella quale la sua squadra ha già perso nove volte più una in semifinale di Coppa Italia. Ha ascoltato tutti, negli ultimi giorni, poi - sperando di sfruttare la saggezza - ha pensato di agire avendo a cuore il bene di Pallacanestro Cantù.

«Piena fiducia in Cagnardi - attacca il numero uno di via Como -. Sono state esaminate tutte le problematiche, e non neghiamo che ce ne siano, e abbiamo deciso in questo modo. Il calo di prestazioni e dei singoli è marcato, è arrivato il tempo di intervenire. Lo abbiamo detto al coach e gli abbiamo chiesto di fare».

«Maggiore responsabilità»

Conferma, quindi, nell’operato di Cagnardi. Con una serie di paletti dai quali, lui per primo, dovrà vedere di non uscire in futuro. «Dovrà essere molto più autorevole e determinato di quanto dimostrato fin qui - è il riferimento di Allievi all’allenatore di Pisogne -. Da una cosa non si scappa: lui e la squadra devono sapere che adesso non potrà mancare una maggiore responsabilità nei confronti del club, dei tifosi e degli sponsor».

La squadra, appunto. Ai giocatori ieri hanno parlato il general manager Sandro Santoro (anche lui, al pari del coach, preso di mira nelle ultime ore dai commenti sui social) e il direttore sportivo Fabrizio Frates (che era in pole position nel caso di esonero di Cagnardi) e venerdì lo farà lo stesso Allievi. Non da solo. «Andrò a Seveso a incontrare giocatori e staff insieme ai membri del consiglio d’amministrazione che potranno esserci», la conferma del presidente.

Che con i giocatori, anche stavolta, non è stato tenero. «Tutti, adesso - ha detto -, devono fare qualcosa in più. E, velocemente, riprendano a essere la squadra vista nella prima parte della stagione. Bisogna smetterla di stare lì a subire passivamente. Il momento è delicato ed è per questo che la squadra deve dimostrare di avere gli attributi».

Niente alibi, quindi. E il segnale di ieri è stato inequivocabile. L’allenatore non si tocca e si va avanti con lui fino in fondo. «La fiducia del club nei confronti di Cagnardi non è mai mancata - la conferma di Allievi -. Tocca a lui, ora, indirizzare la squadra. E che sappia ritrovare l’unità perduta, oltreché la forza dei singoli e del gruppo. Partendo dalla voglia e dalla capacità di essere protagonisti».

Guardando al futuro più immediato c’è la scadenza del 5 aprile, venerdì, come ultimo giorno buono per fare mercato e aggiungere o togliere giocatori. Una partita che, apparentemente, sembra non interessare all’Acqua S. Bernardo Cantù. Lo sottolineano le parole del presidente.

«Sul mercato al momento non c’è niente - dice con tono perentorio -. Niente che possa fare al caso nostro e farci fare il salto di qualità. È stato ampiamente monitorato, e questa è la conclusione. Per cui, meglio valorizzare quel che abbiamo al nostro interno».

Nessun provvedimento

Alla conferma di Cagnardi non corrisponde alcun provvedimento nei confronti della squadra o dei singoli. Ma certi atteggiamenti non sono passati inosservati. «Episodi come il tecnico di Bucarelli e il comportamento di Moraschini in un time out a Cividale - conclude Allievi - saranno riportati direttamente ai due giocatori. Ma, al momento, non ci sembra il caso di dover infierire. Diciamo che per questa volta saranno interpretati come voglia dei giocatori stessi di fare di più. Cosa che, evidentemente, in quella circostanza non è certo riuscita».

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