Cantù, ci fidiamo. Ora non puoi deludere

Trasferta di fuoco oggi contro Cividale, l’unica squadra a non aver mai perso nella fase a orologio

Si cercano punti e conferme. Il tempo degli esperimenti e delle scuse è decisamente terminato e Cantù è chiamata a rispondere “presente” con forza, convinzione e credibilità in questo rush finale. Che poi i finali sono due: quello della fase a orologio e, allargando il campo e la vista, i playoff.

La vittoria contro Verona ha spazzato via molte nubi e preoccupazioni dopo i tre ko precedenti tra campionato e Coppa Italia. Non certamente le amarezze per l’uscita di scena alla Final Four, ma c’è comunque un obiettivo (meglio dire l’obiettivo) ancora lì, a portata di mano. E l’importante è arrivarci nel pieno delle forze e della condizione.

Il barometro, ora, dice che Cantù è al completo, che stanno tutti più o meno bene e che la squadra ora si sta rimodellando, producendo anche un’intensità difensiva che mai si era vista prima d’ora. Forse perdendo qualcosa in attacco, ma era importante dare un segnale forte nella propria metà campo. Ed è arrivato, sia contro Forlì, sia contro Verona.

Altro segnale mandato da Cagnardi alla squadra: tutti sono importanti, se è vero che contro Verona, Tarallo a parte, ogni giocatore ha avuto minutaggio.

Ora ci si aspetta la replica, questa sera in trasferta alle 20, sul campo di Cividale. Che, solo in apparenza, può sembrare una sfida semplice.

I friulani, imbattuti nella seconda fase – nemmeno le due capolista Trapani e Forlì lo sono, tanto per dire – sono in grande fiducia e sono prepotentemente tornati in lizza per un posto nei playoff. Un campo complicato per tante big che sono via via cadute nel corso della stagione, tra cui la stessa Trapani.

Ma, appunto, c’è la questione della credibilità da sostenere con argomentazioni forti. Perché Cantù ha tutto per recitare un ruolo da protagonista. Lo dicono tutti gli osservatori/commentatori, lo dice anche la squadra che, quando ha voluto – e le occasioni non sono mancate da settembre a oggi – a tratti ha saputo anche entusiasmare.

Meno regolare rispetto alle due Cantù che l’hanno preceduta in A2 con Sodini e Sacchetti? Certamente, ma chissà che nell’annata senza tutti i favori del pronostico, non capiti l’imponderabile.

Ma, prima, c’è un obiettivo da raggiungere, per apparecchiare al meglio i playoff. Ed è la conquista del secondo posto. Cantù ha rovinato con le proprie mani la comfort zone che si era creata nella prima parte di stagione, ossia 4 punti di vantaggio su Torino, battuta due volte.

Ora, le due squadre viaggiano di pari passo, appaiate, con Cantù che mantiene il vantaggio negli scontri diretti che la pone al secondo posto in classifica.

Riuscire, magari tra oggi e il prossimo turno contro Piacenza, a riportarsi a +2 potrebbe essere una buona assicurazione sulla seconda posizione, che garantirebbe il fattore campo almeno fino alla semifinale playoff.

Ma, prima, c’è una Cividale da battere. Riuscirci, in qualche modo, ripulirebbe quasi del tutto le pecche di Cantù via via evidenziate e darebbe benzina alla volatona.

E, particolare non da poco, aumenterebbe un po’ la pressione su Torino, che scenderà in campo domani sera a risultato di Cantù già noto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA