Como, niente scherzi. E inizia bene le feste

La partita Dopo la sconfitta di Brescia, tocca al Palermo, una delle big del torneo: gli azzurri cercano un riscatto. Si conclude l’era di Fabregas nella veste di allenatore ufficiale. Kone e Ioannou ancora assenti, convocato Iovine

Como e Palermo hanno in comune una caratteristica, sono tra le squadre che segnano di più nei minuti finali delle partite. Il Palermo c’è riuscito addirittura sei volte. Il che dà alla difficoltà di questa sfida un motivo di attenzione in più, per entrambe le squadre.

Il Como versione Fabregas ha usato spesso gli ultimi minuti per vincere, non più tardi dell’ultima gara casalinga, contro il Modena, che alla partita di oggi può essere in qualche modo avvicinata. Sia per l’importanza in classifica – il Palermo ha tre punti meno del Como – che per un altro motivo: il Modena prima di cadere al Sinigaglia non aveva mai perso in trasferta, il Palermo fuori casa è una squadra che va molto bene. Ha perso una volta sola e ha il terzo miglior rendimento esterno dopo Cremonese e Parma.

Particolari stimolanti

Insomma ci sono diversi particolari stimolanti in questa sfida di Natale. Ma sopra tutto il resto c’è una sconfitta da riscattare, quella di Brescia, che è stata commentata con grande positività, ma che pur sempre una sconfitta resta. E non se ne può certamente gioire, anche se danni collaterali in classifica non ce ne sono stati, per una congiunzione astrale piuttosto eccezionale.

È l’ultima gara di Cesc Fabregas in veste di allenatore ufficiale. Un capitolo breve ,ma intenso, che ha portato il Como fino al podio del campionato. Quanto formale più che sostanziale possa essere il cambiamento in arrivo lo vedremo dalla prossima partita in poi. Intanto oggi comunque la firma è ancora la sua, e chiudere questo ciclo con una vittoria certamente aprirebbe poi le porte al percorso futuro con più serenità e più convinzione. Anche perchè si rigioca tra tre giorni, ed è importante da questa partita trovare slancio anche per la prossima.

La squadra che andrà in campo sarà forse la stessa di Brescia, anche se è possibile che in qualche ruolo si possa ragionare in chiave di alternanza dovendo andare in campo ancora tra tre giorni. Squalificato Barba, che rientrerà a Cosenza, gli altri assenti di oggi mancheranno probabilmente anche a Santo Stefano, ovvero Kone e Ioannou. Rientra invece già oggi Iovine, che non è detto però possa essere impiegato dall’inizio.

Lo stesso Fabregas ha ventilato il dubbio sul possibile impiego delle due punte. Di fatto però, dopo che lo stesso tecnico si è dichiarato molto soddisfatto della prova di Brescia, sembrerebbe strano che proprio oggi cambiasse dall’inizio un modo di giocare comunque consolidato. Che in fondo i risultati li ha anche portati.

In zona playoff

Oggi in zona playoff, oltre allo scontro tra Como e Palermo si gioca anche Cremonese-Modena, in contemporanea con la gara del Sinigaglia. Le due squadre che stanno davanti al Como hanno impegni sulla carta non difficili: il Parma ospita la Ternana, il Venezia riceve il Lecco. Ed è alquanto improbabile che possa verificarsi nuovamente una giornata in cui tutte le prime non vincano, anzi quasi tutte perdano.

Il Parma stasera potrebbe essere campione d’inverno, ma addirittura sono quattro le squadre che sulla carta, matematica alla mano, possono diventarlo tra tre giorni. Tra queste c’è anche il Como. È un campionato che continuerà con molto equilibrio anche dopo queste due partite, di sicuro. Ma prima o poi l’equilibrio bisogna spezzarlo se si vuole guardare più in su. E quella di oggi è certamente un’occasione cruciale, per l’immediato e per gli effetti a lungo termine che solo le vittorie sugli avversari diretti possono portare. Non ci sarebbe modo migliore per festeggiare il Natale.

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