Cutrone&Zambrotta, un abbraccio da A: «Sembra un sogno»

Calcio All’inaugurazione del parchetto di via Traù fianco a fianco due pezzi di storia del mondo azzurro

Un abbraccio da serie A. Fatto sta che, all’inaugurazione del parchetto donato alla città da BKT, c’erano fianco a fianco due tra i più rappresentativi giocatori della storia del Como: Gianluca Zambrotta, campione del Mondo 2006, e Patrick Cutrone, la stella del Como, ripartito dalla squadra della sua città per riallacciare i fili di una carriera che sembrava persa.

Zambrotta ha fatto da rompighiaccio, in una giornata (freddina) in cui per scaramanzia c’era poca voglia di parlare di serie A: «Tutto questo è bellissimo - ha detto Zambrotta -, io la sento molto perché da qui sono partito, qui ho vinto una Coppa di C e ho perso una finale playoff per la B, dunque momenti emozionanti e pieni di adrenalina. E adesso è bellissimo vedere che si possa tornare a parlare di serie A anche a Como».

Fatica

Cutrone ha vissuto la giornata più faticosa della settimana: ok il dg Ludi e il Ceo Terrazzani, ma la stella del pomeriggio è stato lui. Due ore e mezzo a disposizione di tifosi e media, interviste a destra e a sinistra, alla fine stravolto dalla fatica, manco avesse fatto due allenamenti di fila. «Per me è un sogno. Mi ricordo bene quando saltò fuori la possibilità di venire a giocare a Como, la mia felicità, nel ripartire dalla squadra della mia città. E adesso, dopo due anni, siamo in questa situazione. Bellissimo». Ha parlato dei tifosi: «Ci hanno sempre spinto, sempre coccolato. E adesso è bello vedere tutto questo entusiasmo in città. Ti dà una carica speciale. Non dobbiamo montarci la testa, dobbiamo guardare fisso davanti l’obiettivo, mancano ancora tante partite, non dobbiamo farci distrarre dall’euforia. Ma poi quando vedi le maglie in giro è bello, non si può negare». E’ appena diventato papà: il suo ex partner Cerri, ha festeggiato la futura paternità nell’esultanza di un gol poi annullato: «Anche io quando segnerò, farò una dedica. Dite che adesso faccio gli assist? Vero, sabato ne ho fatti due. Ma in questo momento, gol o assist, anche rimesse laterali, va bene tutto quello che può essere utile alla squadra per fare punti. Sì, adesso vanno bene anche gli assist».

Partner

Da un ex compagno (Cerri) a un compagno attuale, Gabrielloni: «Con lui ho un’intesa perfetta, incredibile come ci intendiamo. Andiamo bene insieme». E quando gli chiedono se il suo gol al Venezia potrebbe risultare decisivo, cerca un pezzo di ferro da toccare: «Non so se è decisivo, so che ci provo sempre, anche da posizione difficile, lì mi è andata bene. E’ stato un bel gol». E corre a coccolare la sua piccola Bianca, appena nata. Una battuta: dopo Bianca, la prossima figlia dovrà chiamarla Blu... Ride di gusto, si infila in macchina e vola via.

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