Gabrielloni, cento gol. Bomber nel cuore dei tifosi

Dalla D alla B: con la Feralpisalò l’attaccante ha sfondato un muro importante

Gabrielloni cento! Cento gol in carriera, e il traguardo della terza cifra ha un sapore molto speciale. Perchè regala al Como una vittoria ormai quasi sfumata, perchè è arrivata nella prima partita della gestione Fabregas, ma soprattutto perchè diventa una pietra miliare nel rapporto già fortissimo tra il bomber e il Como.

Festa

Con il gol alla Feralpisalò Gabrielloni entra nelle pagine più gloriose della storia biancazzurra, segnando con la maglia del Como per ben sette stagioni consecutive. E in tre categorie diverse. Bomber senza fine, incarnazione palpabile di cosa significhi portare una maglia come seconda pelle. Nella giornata che doveva portare novità, il Como ha rispolverato un suo grande classico. Che rappresenta anche, però, la capacità importante del gruppo storico e dei giocatori più amati di adattarsi all’ennesimo cambiamento, segnale molto positivo.

Del resto, di questi cento gol di Gabrielloni più della metà sono dipinti dei colori del Como. A partire dai primi dieci che Ale segnò in pochi mesi, appena arrivato nel gennaio del 2017, l’allenatore era Andreucci. Era il 21 febbraio 2018 quando il suo nome entrò per la prima volta, anzi prima e seconda perchè fu una doppietta, tra i marcatori biancazzurri: vittoria del Como a Chieri per 1-3, lui segnò il primo e il terzo gol. E riuscì in metà stagione a diventare il capocannoniere della squadra. Dodici reti l’anno dopo, con Banchini allenatore e la promozione in C.

Sarà forte anche in C, si chiedeva qualcuno? Sì. Stesso numero di gol, ventidue in due anni, – e senza lo stop per il Covid sarebbero state di più – con tante perle. Su tutte, le ultime tre: quella della vittoria a Livorno alla terz’ultima giornata, che risollevò il Como da un momento difficilissimo e che fu fondamentale per la vittoria della domenica dopo, in cui sempre lui segnò la doppietta contro l’Alessandria che valse la promozione diretta in B. E non poteva esserci marcatore più significativo.

In B Gabrielloni non aveva mai giocato. Il suo ruolo cambiò, da titolare fisso a riserva di lusso. Quattro gol, tutti decisivi, l’avvio di una rimonta a Cittadella, una doppietta per il 2-1 contro il Cosenza, il pareggio in rimonta a Pordenone. Si inventò così il ruolo di risorsa a cui ricorrere quando serve energia in più, accadde anche l’anno scorso in uno dei suoi quattro gol, il pareggio in rimonta sul campo della Spal. Fedele alla causa, non ha mai accettato altre proposte, che non gli sono mancate, che gli avrebbero consentito di giocare di più. E il Como non lo ha mai mollato. Fabregas apprezza molto l’impegno e l’attaccamento alla maglia di Gabrielloni, per scherzo aveva accettato di metterlo in una sua formazione ideale anche per queste sue doti. I tifosi già da un pezzo l’hanno messo nella lista dei più amati, che vale ancora di più di quella dei più forti. E i numeri lo stanno mettendo di diritto nella storia del Como.

Ruolo

Quale sarà il ruolo che ora gli destinerà Fabregas lo vedremo, sicuramente Gabrielloni è il suo primo portafortuna, e forse il suo ruolo proprio resterà quello che in questi due anni e mezzo di serie B ha imparato a interpretare. Altri cento di questi gol, bomber!

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