Il Como a Modena con la A nel mirino

La partita Oggi se il Como vince va sicuramente in serie A. Una frase che soltanto a scriverla, o a leggerla, fa accelerare a dismisura i battiti del cuore

Modena, qui si fa la storia o non si fa. Ma a differenza di quello che canta Vasco Rossi, modenese peraltro, non “si deciderà tutto qui”. Di possibilità ce ne sarà comunque un’altra. E questo è anche il bello di una giornata che comunque andrà nessun tifoso del Como dimenticherà mai più.

Oggi se il Como vince va sicuramente in serie A. Una frase che soltanto a scriverla, o a leggerla, fa accelerare a dismisura i battiti del cuore. Ma in realtà l’impresa potrebbe riuscire anche pareggiando, o persino perdendo, se il Venezia facesse lo stesso risultato contro la Feralpisalò. Basta restare a quattro punti.

A tutti piace pensare però che possa essere una vittoria a mettere il sigillo a una stagione meravigliosa come questa. E poi, diciamolo, vincere a Modena può avere un sapore decisamente ancora più gustoso, per quanto questo oggi sia l’aspetto meno pregnante, e sia purtroppo la causa dell’assenza dei tifosi del Como. Che seguiranno la partita però in massa al Sinigaglia. Meglio se ci fossero stati, ovvio, ma anche questo aspetto dà alla giornata una colorazione per certi versi ancora più intensa. Ieri in 500 hanno dato la carica alla squadra sotto l’albergo. Bello.

Non ci sarà però, se non fisicamente, distanza tra la gente del Como e la squadra, che va in campo portandosi tutti con sé. Certo, se fossimo sicuri che poi tutto andrà bene, sarebbe certamente più bello far esplodere la gioia venerdì sera, in casa con il Cosenza. Ma chi, come si suol dire, non firmerebbe per mettersi al sicuro prima, e fare poi comunque festa lo stesso venerdì sera, in uno stadio che è già tutto esaurito?

In ogni caso, i destini di questi giorni li deciderà solo ed esclusivamente il campo. Dove qualche variazione rispetto alle ultime formazioni potrebbe anche esserci, dovuta per esempio all’infortunio seppur lieve di Cutrone – che comunque è convocato e può giocare – piuttosto che alla maggiore o minor stanchezza di chi ha giocato già due partite in questa intensissima settimana. Una settimana che inevitabilmente ha coinvolto maggiormente anche l’emotività e la tensione nervosa di tutti, e che ha richiesto un dispendio notevole di energie non più tardi di quattro giorni fa per vincere la partita con il Cittadella.

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