La paura fa 90’: partite infinite

Le ultime due giornate decise dai gol segnati nel recupero. Ma è la nuova frontiera del calcio. Il Como ne ha segnati nove

La nemesi del novantesimo, e oltre. La promozione in A si sta giocando sul filo degli ultimi minuti, la sfida tra Como e Venezia soprattutto. Al Como è andata bene due volte, ma domenica no.

Nel calcio moderno non è cosa rara che le partite si decidano negli ultimissimi minuti, addirittura secondi, c’è poco da stupirsi.

C’è chi prepara tattiche e schemi proprio per questa fase specifica della gara. Figurarsi uno staff così ampio e dettagliato nei compiti e nelle tattiche come quello azzurro, dove si valutano i dati minuto per minuto sul tablet e si prendono decisioni in corsa.

E’ comunque particolare che la sfida tra Como e Venezia si stia snodando proprio in questo modo: già in campionato il successo del Como è arrivato al 90’, grazie a un gol di Cutrone. E sono stati tre punti preziosissimi, senza i quali il Como oggi avrebbe due punti in meno e il Venezia uno in più e sarebbe davanti in classifica.

Ma quello che è accaduto in queste due ultime giornate ha dell’incredibile se ci pensiamo bene: le partite del primo maggio hanno visto il Como prevalere sul Cittadella con il gol di Goldaniga al 94’, e viceversa il Venezia soccombere a Catanzaro per un rigore addirittura al 96’. Episodi che possono decidere il campionato, entrambi. Un finale di giornata paradossale, quel giorno, con le esultanze del Como (squadra) che venivano dagli spogliatoi dove ancora si stava vedendo il finale di partita degli avvesri.

Una sfida di nervi che anche l’altro ieri ha vissuto un copione simile, con il Como pronto a festeggiare la promozione, e l’urlo rimasto in gol per la rete di Pojhanpalo, al 93’. Quasi una risposta a quello che era accaduto pochi giorni prima.

Del resto, i punti conquistati, o persi, dal 90’ in poi hanno avuto un peso notevole per esempio nella vittoria del campionato da parte del Parma.

La capolista ha guadagnato ben dieci punti in questo modo, anche tra l’altro contro il Venezia, a cui nella partita giocata al Tardini aveva segnato il gol della vittoria addirittura al centesimo minuto di gioco.

E, anche se dopo la delusione di domenica non consola certamente saperlo, nel computo generale è più positivo il bilancio del Como nei minuti finali rispetto a quello del Venezia. Il Como ha subìto solo una rete oltre il novantesimo, a inizio stagione contro la Reggiana che ha pareggiato al Sinigaglia per 2-2.

E’ riuscito invece a battere la Ternana, sempre nelle prime giornate, ribaltando il risultato con una doppietta di Odenthal, gol vittoria al 95’, ha evitato la sconfitta casalinga con il Palermo segnando la rete del 3-3 al 92’, ha battuto in casa la Feralpisalò segnando la rete decisiva al 93’, ha vinto lo scontro diretto appunto con il Venezia al 90’, e poi al 94’ mercoledi scorso ha battuto il Cittadella.

Il Venezia invece nei minuti finali ha subìto più gol, a Parma e a Como, ma anche a Catanzaro mercoledì scorso. Solo una volta prima di domenica era riuscito a segnare un gol decisivo oltre il 90’, a Pisa in febbraio, vincendo 1-2.

Non si può dunque parlare di fortune o sfortune, ma di dinamiche di gioco da cui ormai non si può più prescindere, specie quando in palio ci sono obiettivi così importanti.

C’è solo da augurarsi che venerdì sera il Como metta al sicuro il risultato prima possibile: con la vittoria in pugno non ci sarà più bisogno di guardare nient’altro.

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