Il sindaco e lo stadio: «Al lavoro per trovare la soluzione»

Palazzo Cernezzi Rapinese esulta per la promozione: «Urgente aumentare la capienza»

«Che fi-ga-ta!». Diretto e sintetico, il sindaco Alessandro Rapinese ha commentato così la promozione del Como in serie A. E non si è sottratto sul tema-stadio: «L’urgenza è consentire alla squadra di giocare a Como la serie A». Ha partecipando a tutti i festeggiamenti del post partita, ma ha anche provato a spiegare cosa succederà ora. Perché ora, la domanda ricorrente che viene fatta al primo cittadino, è solo una: e lo stadio?

Ride. Ma sa che ora una delle sfide più importanti della sua amministrazione diventerà proprio il restyling del vecchio “Sinigaglia”: «Mentre gli altri si divertono e festeggiano, da subito a Palazzo Cernezzi cominceranno altri problemi… Ero contento per le torri faro sistemate e per i mille posti in più garantiti in curva, due bei risultati. Ora ci mettiamo subito al lavoro per trovare le soluzioni che servono per onorare questo impegno».

Esiste un piano operativo condiviso con la società su questo tema così importante? «Ci sono piani diversi – spiega il sindaco, illustrando l’agenda delle priorità -, perché per prima cosa occorre far giocare la squadra, da subito, in serie A e quindi aggiungere tutti quei posti che servono ad ottenere la capienza richiesta dalla Federcalcio: immagino sia un lavoro da fare in fretta. Devo dire che con società c’è un contatto costante e da subito si parlerà anche del nuovo stadio. Ma prima bisogna garantire la serie A. Sul nuovo stadio si può lavorare, ma in un secondo momento». La priorità delle prossime settimane sarà, insomma, muoversi per poter giocare in un Sinigaglia adeguato.

«Noi una città da serie A»

Da sindaco e tifoso, Rapinese non ha dubbi: «Como è una città da serie A: abbiamo una società fantastica, abbiamo centrato un obiettivo fantastico, è stato un momento bellissimo per tutta la comunità». Spesso presente al Sinigaglia, il sindaco ha anche detto la sua sulla stagione: «È stato un sogno, una splendida cavalcata. Abbiamo vissuto momenti, come contro il Cittadella, in cui la situazione si è ribaltata a nostro favore in pochi secondi. Le ultime due partite le ho vissute con il patema, non sapevo più cosa fare. Tra l’altro avevamo pronta una sorpresa, già in caso di vittoria a Modena, ossia le mura illuminate di bianco e azzurro». Mura poi illuminate venerdì notte.

È servito l’ultimo atto per la promozione diretta, festeggiata in casa: «Mi spiace dover gioire di un mancato risultato di una diretta concorrente come il Venezia, ma avevamo bisogno di questa serie A. I cittadini di Como meritano la squadra in serie A e un Comune da serie A. È il momento, dopo anni molto duri, di goderci finalmente la nostra squadra e la nostra città».

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