Torna l’allarme Covid in casa di riposo: morta un’anziana, dieci i contagiati

Arosio La vittima era un’ultraottantenne con diverse patologie. È deceduta in ospedale. La direttrice Crippa: «Situazione sotto controllo, nessuno dei positivi accusa sintomi gravi»

«Non abbiamo mai abbassato la guardia e la situazione è sotto controllo. Teniamo informati, come del resto abbiamo sempre fatto, in maniera costante i parenti degli ospiti, sulle condizioni di salute dei loro cari e degli eventuali problemi».

Daniela Crippa, direttrice della Fondazione Borletti di Arosio, è decisa ma nello stesso tempo serena, sulla ripresa della pandemia nella casa di riposo, che ha portato alla morte, nei giorni scorsi di una persona (una signora anziana di una novantina d’anni, di Giussano) e ad una decina di casi positivi.

«Eseguiti subito i tamponi»

«La signora anziana è stata ricoverata in ospedale per una serie di problemi fisici e purtroppo è deceduta nel nosocomio dopo alcuni giorni -spiega Crippa -.Come da protocollo, noi ci siamo subito allertati e abbiamo eseguito i tamponi alle altre persone ricoverate, prima ancora che dall’ospedale ci comunicassero della positività al Covid. Così abbiamo trovato una decina di ospiti con esito positivo. Ma posso dire che non hanno nemmeno il raffreddore. Ovviamente li teniamo controllati». Quindi non si tratterebbe di un focolaio, ma solo di alcuni episodi. La pandemia però, che sembrava sconfitta, torna a rialzare la testa.

Prese tutte le misure

«In Fondazione non abbiamo mai smesso di tenere alta l’attenzione, usando tutte le misure possibili -spiega la direttrice -.Chiunque si trovi all’interno deve indossare la mascherina, quella più “potente” la Ffp2: dal personale, agli impiegati, ai volontari e sino ai parenti. Abbiamo autorizzato le visite, chiedendo però ai parenti di usare la massima prudenza, evitando gli assembramenti. Queste decisioni ci hanno attirato delle critiche, anche pesanti ma noi abbiamo tenuta alta l’attenzione e continueremo a farlo anche nei prossimi mesi». La Fondazione sta tenendo anche la linea della trasparenza nei confronti dei parenti degli ospiti.

«Li teniamo aggiornati costantemente, tramite Washtapp o via mail, della salute dei loro cari e della situazione generale -dice Crippa -.Non nascondiamo nulla». La Fondazione durante la pandemia ha pagato un alto prezzo in vite umane (una quindicina i decessi) ed è stata per molti mesi, per sicurezza, off limits per i parenti che hanno ricominciato a vedere i lori cari, separati dalle porte finestre della struttura.

«Abbiamo vissuto una situazione drammatica e durissima -conclude la direttrice Crippa -.Sappiamo cosa voglia dire e, senza voler sottovalutare la situazione, quello che sta accadendo in questi giorni non è nemmeno lontanamente paragonabile a quanto è successo negli anni scorsi. Ciò non toglie che abbiamo attuato ed attueremo tutte le misure per salvaguardare la salute dei nostri ospiti, del personale e dei visitatori».

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