Botte all’ex moglie e ai figli. Va in carcere per due anni

Cantù La condanna è diventata definitiva, l’uomo è stato arrestato. Le aggressioni tra il 2013 e il 2018, quando i ragazzi erano minorenni

Padre e marito modello, imprenditore dedito al lavoro, si è trasformato in uomo violento quando la droga è entrata nella sua vita. I carabinieri di Meda venerdì hanno condotto in carcere a Monza un uomo di 48 ani medese per maltrattamenti aggravati: dovrà scontare due anni di reclusione.

Le vittime erano l’ex moglie, 43 anni, originaria di Cantù, e i loro tre figli, oggi in un’età compresa tra i 9 e i 21 anni, ma all’epoca erano tutti minorenni. I fatti a lui contestati sono avvenuti nell’arco temporale di cinque anni tra il 2013 e il 2018. Secondo quanto sono riusciti a ricostruire gli inquirenti nel 2013 l’uomo avrebbe iniziato a assumere sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, e a frequentare pregiudicati che portava anche a dormire in casa. Si presentavano a tarda ora nel cuore della notte svegliando moglie e bambini.

Faceva uso di droghe

Tra le mura domestiche l’uomo di 48 anni era diventato sempre più violento: quand’era in astinenza dalla droga oppure ubriaco non esitava a terrorizzare la compagna e i figli urlando e rompendo mobili e suppellettili. Quella che era sempre stata la casa sicura e perfetta si era trasformata rapidamente in un vero e proprio inferno.

L’apice è stato raggiunto nell’aprile del 2018. Dopo l’ennesimo episodio di violenza, tra cui strattoni e calci, la moglie aveva deciso di andarsene da casa e aveva finalmente trovato il coraggio di chiedere aiuto ai carabinieri, raccontando le violenze e le vessazioni subite in silenzio per anni.

Esattamente il giorno dopo la denuncia il marito, accompagnato da un amico, si era però messo a caccia della ex compagna che nel frattempo, per la paura, aveva chiesto al padre di accompagnarla cortesemente all’ufficio postale per una commissione. Trovato il suocero fermo in macchina lungo la strada, in attesa che la figlia uscisse dalle Poste, il quarantottenne lo aveva aggredito con calci e pugni per poi tamponarlo per ben due volte volontariamente con la propria automobile, il tutto accompagnato da una serie di violente minacce.

Dopo quell’evento, dal quale era scaturito il divieto di avvicinamento all’ex moglie e ai tre figli, l’uomo si era reso protagonista anche di altri fatti violenti. Un esempio, completamente ubriaco, dopo aver danneggiato alcune macchine parcheggiate in strada, aveva tentato di aggredire persino i carabinieri intervenuti. Vista la violenta reazione nei suoi confronti era scattato l’arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. La lunga catena di minacce e aggressioni ha avuto il suo epilogo venerdì, quando i carabinieri di Meda lo hanno arrestato nella sua casa e condotto in carcere in applicazione alla condanna di due anni per maltrattamenti emessa dal Tribunale di Monza.

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