Festival del Legno,
inserto di 24 pagine

L’evento Domani gratis con La Provincia un dossier dedicato alla manifestazione che si svolge a Cantù dal 10 al 19 novembre

“Visioni” urbane, ma anche di arte, design, didattica museale, estetica dei materiali. Guarda oltre il tempo presente, la nuova edizione del Festival del Legno di Cantù, città del mobile e del merletto, oggi anche di MOME_ una sigla che abbraccia le due principali vocazioni artigiane del territorio e dà nome al “Museo diffuso”. Un network di spazi museali di pregio, che anche quest’anno si aprono al pubblico - dal 10 al 19 novembre - per ospitare molteplici eventi. Ne diamo conto nell’inserto in edicola domani, gratis con il quotidiano.

Dopo aver vinto il concorso del “New Bauhaus”, quest’anno Cantù si è imposta, a livello europeo, come l’unica città italiana di Europan 17. Tra non molto si conoscerà il progetto vincente, scelto tra quelli di giovani architetti che si sono misurati con le sfide urbanistiche di un territorio articolato, dove mondo produttivo, formazione e arte si intersecano da sempre in modo armonico. Piatto forte della manifestazione, così come pure dell’inserto, è quello di Botteghe Aperte. Sono le aziende del legno-arredo e del ferro che offrono al pubblico una “visione” dall’interno assolutamente unica, poiché svelano le dinamiche produttive, proponendo anche momenti di incontro culturale o di intrattenimento ludico, sempre ad ingresso libero (consultare il sito: festivaldellegnocantu.it per verificare quando è necessario prenotarsi). Partecipano a Botteghe Aperte: Riva 1920, Bruno Longoni Atelier d’Arredamento, Eredi Marelli, Porro, La Fer, Tabu, Effebiarredamenti, Marzorati Centro della Cameretta, Pifferi & Alpi.

È un’azienda, Arredaesse, a promuovere la mostra all’Ex chiesa di Sant’Ambrogio, una rassegna del design d’eccellenza del Made in Italy, davvero imperdibile perché i “pezzi” proposti raccontano il legame tra alcuni venerati maestri (tra gli altri: Alessandro Mendini, Gaetano Pesce, Vico Magistretti, Karim Rashid, Mark Newson, Philip Starck, Roberto Semprini, Ron Arad) e i brand canturini. Sempre molto attive le scuole, in particolare il Liceo artistico “Melotti” e il centro di formazione professionale Enaip, con mostre e iniziative curate dagli stessi studenti.

In un mondo in cui le “visioni” fanno difetto, i giovani canturini hanno molto da insegnare. «Ci insegnano a sognare» dice la dirigente Anna Proserpio. «Il sogno è l’ingrediente indispensabile che si accompagna al concetto di visione (...) mantenere chiara la meta (...) deve accompagnarsi quella sana capacità di osare che spesso agli adulti manca».

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