In ospedale per una coltellata al fianco Cinquanta punti, ma non rischia la vita

Cantù Un tunisino di 28 anni si è presentato al pronto soccorso con una profonda ferita. L’episodio in piazza Parini. «Erano in quattro, mi hanno chiesto una sigaretta e poi aggredito»

Si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Cantù nella serata di venerdì, quando mancavano pochi minuti alle 22.30. Era ferito ad un fianco, con un colpo inferto con un oggetto affilato, verosimilmente un coltello, che ha reso necessaria la saturazione con 50 punti. La segnalazione, in pochi attimi, è arrivata sul tavolo dei carabinieri della Compagnia di Cantù che hanno inviato in ospedale una “gazzella” del Radiomobile.

Senza apparente motivo

E’ iniziata così, nella notte di venerdì, una indagine per cercare di ricostruire un fatto di sangue avvenuto, secondo quanto è stato possibile ricostruire, nel parco pubblico che si trova sopra piazza Parini nel pieno centro della “Città del Mobile”. Su quella che sembrerebbe a tutti gli effetti una deliberata aggressione, stanno indagando i militari dell’Arma di Cantù che come primo passo hanno ascoltato il ferito nell’immediatezza della segnalazione giunta in caserma.

Il ferito, prima di tutto, è un tunisino di 28 anni regolare in Italia con il permesso di soggiorno ancora in essere. Non ha nemmeno precedenti, essendo il suo nome per la prima volta finito sul taccuino dei carabinieri della città. Stando al suo racconto, che ovviamente è tutto da verificare, lo straniero nella serata di venerdì si trovava nei pressi del parco pubblico di piazza Parini, nemmeno troppo distante in linea d’aria dalla caserma dei carabinieri, quando sarebbe stato avvicinato da quattro persone con la scusa di chiedere una sigaretta. Il ferito avrebbe a questo punto raccontato ai militari di essere stato aggredito senza apparente motivo da uno dei quattro soggetti che aveva di fronte, venendo colpito su un fianco – quello destro – da una coltellata.

Ovviamente la versione dell’accaduto è al vaglio, come pure nelle prossime ore i carabinieri acquisiranno le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in piazza e delle vie di accesso per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto e del ferimento. Altro elemento da valutare è che il ferito non avrebbe chiamato i soccorsi dal parco in cui si trovava ma, da quanto è stato possibile appurare, si sarebbe presentato direttamente al pronto soccorso dell’ospedale di Cantù con questa importante ferita al fianco.

Molti punti oscuri

I medici del nosocomio brianzolo l’hanno preso subito in carico e il ventottenne tunisino è stato soccorso con ben cinquanta punti di sutura. Segno, in modo evidente, di una ferita tutto fuorché superficiale. La prognosi all’atto della dimissione dall’ospedale è stata quantificata in venti giorni. I medici non l’hanno mai considerato comunque in pericolo di vita.

Secondo quanto riferito dal tunisino, i quattro giovani che aveva di fronte sarebbero poi subito scappati senza fornire altre spiegazioni. Una versione che ha ancora molti punti oscuri che dovranno essere chiariti con le indagini scattate nella notte di venerdì e che ancora proseguono per cercare di dare un nome agli aggressori di piazza Parini.

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