Cronaca / Cantù - Mariano
Mercoledì 29 Novembre 2023
La Canturina Bis divide: «Spreco». Il sindaco: «Progetto da realizzare»
I commenti Giunta e opposizioni dopo l’annuncio dell’aumento dei costi a 334 milioni. Per Galbiati: «Troppo importante per il territorio». Le minoranze: «Danno all’ambiente»
Da una parte, il centrodestra, con il sindaco Alice Galbiati, Lega, e anche Fratelli d’Italia - oggi in minoranza, ma in una fase di dialogo con gli alleati della coalizione nazionale - convinti della necessità della Canturina Bis. Anche dopo il preventivato aumento dei costi, schizzati da 195 milioni a 334 milioni di euro. Dall’altra, le opposizioni, con diverse perplessità e sfumature. Più vicine alla contrarietà, sia per questioni di tracciato che, appunto, di costi.
Spesa lievitata
La Canturina Bis da Cantù a Mariano ha visto una nuova definizione dei costi a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali e della parte in galleria. Per il sindaco Galbiati, però, non ci sono dubbi. «L’opera non è soltanto importante, è essenziale per il territorio: per le imprese che ci lavorano e per i cittadini che subiscono il traffico di attraversamento di auto e Tir - dice - Quindi andiamo avanti convintamente nella progettazione e nella ricerca dei finanziamenti necessari per la sua realizzazione».
Per Valeriano Maspero, capogruppo di Fratelli d’Italia: «Di sicuro è un’arteria strategica, una risorsa per tutto il territorio - dice - la situazione del traffico a Cantù è sotto gli occhi di tutti. Importante trovare i finanziamenti anche con l’aiuto dell’Unione Europea. Chi è contrario, dovrebbe soggiornare per una settimana in corso Europa, via Giovanni da Cermenate o via Milano».
Per Vincenzo Latorraca, consigliere comunale di Pd-Unire Cantù-CanTu con noi: «Si tratta di un’ipotesi progettuale da noi sempre avversata per le gravi implicazioni di carattere ambientale, dato che il tracciato prevede l’ingresso nel Parco regionale, si pone in contrasto con tutti gli strumenti urbanistici ed ignora il Ptc dello stesso parco delle Groane. Il Comune di Cantù, purtroppo, si è adagiato sulle ipotesi progettuali elaborate dalla Provincia, tutte da respingere in quanto superficiali, non condivisibili nelle conclusioni ed irrispettose dell’ambiente. Continuiamo a ritenere che l’opera, indispensabile come tangenziale per la città, nelle ipotesi elaborate dall’Amministrazione provinciale si trasformi in un’opera devastante per l’ambiente. Ribadiamo la nostra contrarietà al progetto di fattibilità confermando la netta opposizione alla sua realizzazione».
«Conti fuori controllo»
Per Rosario Enea, capogruppo consiliare Movimento 5 Stelle. «Numeri fuori controllo - dice - L’impennata della somma necessaria potrebbe raggiungere il mezzo miliardo di euro. In un periodo di tagli drastici ai servizi, sembra paradossale che la priorità sia portare a compimento un’infrastruttura così costosa. Quanti investimenti sulla sanità e sul trasporto pubblico potremmo fare con tutti questi soldi? Non conosciamo neppure le scelte alternative a una strada invasiva e impattante per il territorio».
Per Francesco Nava, capogruppo di Cantù Rugiada: «Non ritengo la Canturina Bis un’opera fondamentale, anche se Cantù è collassata per quanto riguarda il traffico, e sicuramente è necessaria qualche opera. Era meglio il progetto tutto in galleria. Ma servirebbe più in genere un cambio di mentalità a favore anche di un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici».
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