Lite con Cantù sul dirigente del settore Opere pubbliche. Il Comune: «Nessun errore»

Consiglio A porte chiuse si è discusso della “mobilità” di Luca Noseda. Dal sindaco brianzolo era arrivato un no al trasferimento. Per Como tutto ok

I Comuni si contendono i pochi tecnici rimasti, Cantù e Como sono ai ferri corti per il dirigente del settore Opere pubbliche Luca Noseda arrivato a luglio nel capoluogo.

Lunedì sera la seduta del consiglio comunale ha trattato l’ultimo punto all’ordine del giorno a porte chiuse. È stata interrotta anche la diretta video e audio. Il motivo? L’interrogazione presentata dal capogruppo di Svolta Civica Vittorio Nessi secondo la maggioranza era tenuta ad un vincolo di segretezza, visto che si parlava specificamente di una persona.

Dentro l’aula si è discusso dell’ingegner Luca Noseda, il nuovo dirigente alle Opere pubbliche, responsabile dei tanti cantieri e progetti in corso in città. Una risorsa cruciale a lungo attesa dal sindaco Alessandro Rapinese.

I quesiti

Le domande poste da Nessi, per quanto è stato possibile ricostruire, non hanno nessuna argomentazione di natura personale. Nei confronti di Noseda è stata anzi espressa stima. Quel che il consigliere ha domandato riguarda piuttosto le procedure di assunzione, se sono state o meno corrette e legittime. Infatti il Comune di Cantù, da dove Noseda è arrivato in mobilità, ha comunicato al Comune di Como il diniego al trasferimento del dirigente. La ragione sarebbe l’obbligo, contratti pubblici alla mano, di restare in servizio presso lo stesso ente per i funzionari con una anzianità inferiore ai cinque anni, appunto il caso di Noseda. I due primi cittadini non hanno sul punto trovato un accordo. Gli uffici canturini più volte hanno insistito con Noseda affinché tornasse in municipio, anche in maniera molto diretta e accesa. Dunque sono seguite le dimissioni di Noseda da Cantù. Alla fine il dirigente ha preso servizio a Palazzo Cernezzi dal primo di luglio scorso. Come detto Nessi in sostanza ha chiesto alla giunta se il trasferimento in mobilità è stato lecito e se sono stati presi i dovuti provvedimenti per accertare i dettagli della procedura d’assunzione.

La difesa

In aula è intervenuta l’assessore al Personale Nicoletta Anselmi. L’assessore, prima dirigente nel Comune di Cantù, ha difeso la correttezza dell’assunzione di Noseda, spiegando che la procedura predisposta dal compianto dirigente Giuseppe Ragadali, scomparso a fine luglio, non aveva punti deboli.

Al netto della contesa tra Como e Cantù resta la difficoltà per il capoluogo e più in generale per le pubbliche amministrazioni nel reperire e assumere personale. Mancano informatici, ingegneri, architetti. Da un lato ci sono i pensionamenti e le numerose fuoriuscite, dall’altro i pochi giovani che si presentano ai bandi. L’ultimo aperto da Palazzo Cernezzi, per l’area dei dipendenti ad elevata qualificazione, mirava a coprire 11 posti da funzionario tecnico. Alla fine delle prove i candidati idonei rimasti sono proprio 11, nella speranza che tutti vogliano davvero prendere servizio a Como.

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