Pagani a Cantù: «Io sfavorito, non sconfitto. Le nostre porte sono aperte a tutti»

Cantù Ufficializzata la candidatura a sindaco per il centrosinistra del capogruppo Pd. Rilanciato il dialogo con i “civici” e mano tesa agli elettori di Lavori in corso, che non corre

Si è presentato ufficialmente il primo giorno di primavera, simbolo di risveglio e rigenerazione di cui ha bisogno la stessa città, che negli ultimi anni, dice, sempre con un’amministrazione di centrodestra, ha perso smalto. Il primo candidato ufficiale alle elezioni comunali di giugno è Antonio Pagani, capogruppo del Partito Democratico in consiglio, che si rivolge a tutte le forze di centrosinistra che vogliano sostenerlo.

Ma non solo, anche agli elettori di Lavori in Corso, visto che la civica non si presenterà, «perchè valutino la mia proposta». Molti i punti in comune tra le due forze, che spesso hanno lavorato insieme in opposizione, unite da molti valori ma separate dalla natura orgogliosamente civica della lista. L’obiettivo, una coalizione che sia la più ampia possibile. Presentazione affollata, con tante facce amiche arrivate a portargli il proprio supporto, che si è tenuta in un luogo insolito, la bottega artigiana di Carlo e Davide Motta a Fecchio, perché «è un luogo dove ci si mette alla prova con il proprio lavoro, che alimenta la dignità. E’ luogo dove si producono utilità e bellezza».

La stessa giacca del 2012

La giacca che indossa, dice Pagani, è la stessa di quando si presentò per la sua prima candidatura come sindaco, alle amministrative del 2012. Lui invece è molto cambiato, molto cresciuto, ha molto studiato. Sceglie con cura le parole, come gli attrezzi d’ebanista appesi alle pareti, ma non tentenna: «Correre per il centrosinistra a Cantù significa avere la consapevolezza di essere sfavoriti». Il centrodestra governa dal 1993, esclusa la parentesi di Lavori in Corso.

« Ma essere sfavoriti - continua - non significa essere perdenti, significa valutare con lucidità la propria azione. Non si corre per perdere. E negli ultimi anni, nell’elettorato, leggiamo la presenza del dubbio». Si è messo a disposizione, spiega «perché penso di avere acquisito negli anni una sufficiente competenza utile per poter rispondere ai bisogni della città».

«Visione e qualità della vita»

Attento analista del bilancio comunale, fin d’ora si impegna all’ottimizzazione dei processi organizzativi per evitare di aumentare le imposte, «ma questo può definirsi solo il minimo sindacale. La vera scommessa su cui si basa la mia candidatura è legata alla visione della città e alla qualità della vita dei suoi cittadini». S’impegna «perché Cantù ricominci a sognare», perché «tutti abbiano la possibilità di vivere con dignità la propria condizione», con particolare attenzione ai più deboli, ai ragazzi e agli anziani, puntando a valorizzare il diritto all’istruzione e alla salute. «Sono un uomo che viene dal centrosinistra – sottolinea - ed è a quell’area che chiedo di appoggiarmi per costruire una proposta politica innovativa. Insieme, poi, sarà possibile convincere altri ad aggregarsi».

Appello condiviso da Francesca Somaini, segretaria cittadina Pd: «Siamo contenti di poter sostenere Pagani, crediamo in lui e nella sua visione di una Cantù diversa. C’è bisogno dell’aiuto di tutti e ci auguriamo che una coalizione che sia la più ampia possibile possa realizzarsi». Ci si sta lavorando, assicura Pagani, «oggi negli ambiti nei quali ci siamo mossi ci sono degli scogli da superare, credo più di tattica che di contenuti, ma spero possano essere risolti».

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