Porta Spinola cambia i vertici sanitari: arrivano il nuovo direttore e tre medici

Mariano Decisione del consiglio d’amministrazione che gestisce la fondazione della Rsa. Il presidente: «La decisione migliore per l’istituto». Le opposizioni: «Vogliamo capire il perché»

Non è sopravvissuto alle prime gelate invernali un ramo sanitario della residenza per anziani di Mariano, quello dei medici, reciso dalla Fondazione Porta Spinola che ha scelto di non rinnovare la collaborazione sia con il direttore sanitario che con la dottoressa presente in via Santo Stefano.

A deciderlo è stato il consiglio di amministrazione alla guida della Rsa che rivendica di aver agito entro il perimetro di azione dato, scegliendo di congedare i due medici per aprire all’arrivo di altri quattro professionisti, tutti con esperienza, come spiegato dal presidente Alessandro Turati.

I professionisti

Il cambio al vertice è scattato proprio ieri quando Paolo De Patre ha lasciato il ruolo di direttore sanitario a Stefano Zara. Cinque anni dopo il suo ingresso in Rsa, nei giorni scorsi, De Patre si è confrontato con la scelta del consiglio di amministrazione di non rinnovare la collaborazione, sorte toccata anche alla dottoressa che in questi anni ha raccolto con lui le sfide affrontate dal settore, una su tutte, quella della pandemia da coronavirus che aveva riscritto tempi e modalità di lavoro all’interno della realtà di via Santo Stefano.

La scelta

«Siamo fiduciosi di aver operato bene, nell’ambito delle competenza concesse al consiglio d’amministrazione, valutando la situazione migliore per la Rsa per arrivare a una decisione condivisa» ha spiegato Turati presidente del cda di via Santo Stefano. «Il direttore sanitario è stato sostituito, così come la dottoressa, proponendo ai candidati una formula d’intesa usata per chi li ha preceduti, una collaborazione esterna a incarico diretto che, allora, non aveva destato alcuna perplessità – ha rimarcato Turati – Ora subentra il nuovo direttore sanitario e tre nuovi medici, che hanno già esperienza, mentre il passaggio di consegne, il trait d’union lo farà il personale infermieristico».

Parole che non rassicurano le minoranze di centrosinistra pronte a impugnare carta e penna per firmare un’interrogazione in Comune volta a chiedere i motivi della scelta nata in seno alla Fondazione di cui è unico socio e fondatore.

«Apriamo un bando a evidenza pubblica per assumere una centralinista, a maggior ragione così si doveva procedere per trovare il direttore sanitario e medici visto l’importanza delle posizioni in Rsa: raccogliere più curriculum avrebbe permesso di poter scegliere il meglio per la nostra residenza sanitaria per anziani» interviene tranciante Simone Conti, capogruppo di Mariano 2.0. «Tra l’altro, sarebbe stato opportuno fare un passaggio di consegne vista l’importanza del rapporto medico – paziente e medico – famiglia che si crea nel tempo. Ora, i parenti, invece di avere un referente ne avranno quattro, forse era meglio gestire un periodo di transizione per accompagnarle in questo passaggio» rimarca Conti che chiosa «Hanno tranciato di netto un ramo sanitario della Rsa, vogliamo sapere i motivi».

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