Scarica quintali di amianto nel bosco: denunciato

Figino Serenza La polizia locale risale all’autore attraverso telecamera e varco leggitarga. Decisiva la segnalazione di un cittadino. L’uomo sul furgone incastrato da un telo tricolore

Ha pensato di approfittare dei giorni di festa, sperando di passare inosservato mentre abbandonava quintali di detriti contenenti amianto in mezzo al verde. Ma così non è stato: grazie agli occhi di un cittadino e agli occhi elettronici del sistema di videosorveglianza attivo in paese che l’hanno ripreso, il responsabile è stato identificato e denunciato.

L’antivigilia di Natale

L’episodio risale al giorno dell’antivigilia di Natale. Qualcuno a bordo di un furgone ha scaricato un grosso quantitativo di macerie, di lastre d’amianto spezzate – quindi ancora più pericolose – poco distante dal percorso ciclopedonale nelle vicinanze di via Como, che conduce a Novedrate. Un figinese, che d’abitudine frequenta la zona, ha immediatamente avvisato la polizia locale.

«Ha confermato – racconta il sindaco Roberto Moscatelli – che la sera prima non c’era nulla, un dettaglio prezioso, perché ci ha consentito di restringere la finestra temporale in cui era accaduto l’abbandono». La polizia locale guidata dal comandante Mirko Briganti ha quindi subito preso a visionare le immagini del sistema di videosorveglianza che monitora le strade del paese. A tradire i colpevoli, un dettaglio: «Il materiale abbandonato – prosegue Moscatelli – poggiava su un telone particolare, con il tricolore. Analizzando le immagini dei veicoli che sono transitati sul nostro territorio abbiamo notato che un furgone aveva il carico coperto con quello stesso telo. Quindi, dalla targa, siamo risaliti al conducente».

Per il responsabile, che non risiede a Figino, è subito scattata una denuncia per violazione del decreto 152 del 2006, che prevede per quanti abbandonino rifiuti pericolosi, oltre al procedimento penale, anche un’ ammenda che può arrivare fino a un massimo di 20mila euro. In questo caso, a rendere più grave il reato, il fatto che sia stato compiuto all’interno del perimetro del parco regionale della Brughiera Briantea. Il materiale è stato ora messo in sicurezza, coperto e transennato, e nei prossimi giorni una ditta specializzata provvederà allo smaltimento a spese di chi l’ha abbandonato, al quale è stato notificato di procedere entro 30 giorni.

«Siamo contenti di avere in paese un sistema di videosorveglianza che ci ha permesso di risalire a chi ha compiuto questo grave atto – commenta il sindaco Moscatelli – I cittadini hanno così la conferma, nei fatti, dell’utilità degli investimenti di questi anni. Un grazie va al comandante per aver portato a termine con successo l’indagine».

Controllo del territorio efficiente

E anche Mirko Briganti sottolinea che questa è la prova dell’importanza di un sistema efficiente di controllo del territorio. Figino fin dal 2017, con la precedente amministrazione, ha attivato uno dei più strutturati sistemi di videosorveglianza del territorio, da allora, con quella attuale, si è continuato a investire, prevedendo ogni anno uno stanziamento per ampliarlo e mantenerlo aggiornato.

Recentemente sono state installate altre sette postazioni in altrettanti punti sensibili, arrivando ad avere 102 telecamere, 79 di contesto e 23 varchi di lettura targhe.

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