I ladri picchiano i cani da guardia, ma pastori tedeschi danno l’allarme

Fino Mornasco Grazie ai pastori tedeschi il proprietario ha sorpreso i banditi sul balcone. Poi l’uomo è stato anche minacciato con un cacciavite: «Taci, se no ti apro la pancia»

Tentano di entrare in una casa di via Monte Bisbino, ma i due pastori tedeschi, anche se storditi e picchiati, riescono comunque a mettere in allerta il padrone di casa, che mette in fuga i ladri.

I protagonisti quasi eroici di questo ennesimo episodio di tentativo di furto si chiamano Gemma e Chester, sono due bellissimi esemplari di pastore tedesco che coraggiosamente hanno salvato la loro casa da due ladri. Venerdì sera, verso le 21.30, in casa c’era solo il loro padrone, il signor Giorgio. I ladri sono arrivati in via Monte Bisbino e hanno preso di mira una delle casette della via residenziale al confine con la zona boschiva di Socco e con la strada che porta a Cadorago, nei mesi passati è spesso stata presa di mira dai ladri.

«Zoppicavano»

«Gemma e Chester probabilmente sono stati picchiati perché poi zoppicavano», commenta Maria, la moglie del signor Giorgio che, aprendo la porta di casa e trovando i due ladri appesi al balcone, ha dato l’allarme.

Malgrado le botte, i due pastori tedeschi, cani mediamente tranquilli, molto fedeli e con un innato senso di difesa del territorio e delle persone a loro affidate, riescono ad abbaiare e ad attirare l’attenzione del loro padrone. «Mio marito ha sentito che abbaiavano facendo dei versi strani, insoliti – continua Maria – quindi è uscito a vedere cosa stesse succedendo. Ha trovato i due ladri appesi al balcone, ha iniziato ad urlare “Al ladro! Al ladro!”, lanciando l’allarme che i vicini hanno subito percepito chiamando i Carabinieri».

Giorgio, 58 anni, era solo in casa, non ci ha pensato due volte ad urlare per far desistere i ladri, uno è scappato scavalcando la recinzione, l’altro si è appoggiato al tetto dell’auto, da dove i due erano riusciti a guadagnare l’altezza sufficiente per arrivare facilmente al balcone, e, brandendo un cacciavite che probabilmente sarebbe servito per scardinare le serrature di porte e finestre, ha minacciato il signor Giorgio dicendogli: «Taci se no ti apro la pancia».

Da quanto riferito, i due ladri indossavano jeans, una felpa e uno scalda collo fino al naso, dalla voce sembravano italiani, erano giovani.

Il racconto

«Questa via è lunga circa 100 metri e ci sono una decina di cani – osserva Maria – però viene spesso presa di mira dai ladri. Servirebbe qualche passaggio in più da parte delle Forze dell’ordine. Venerdì sera mio genero ha chiamato i Carabineri, sono arrivati da Lurago d’Erba perché quelli di Fino erano già impegnati. Questi malviventi non hanno scrupolo per nulla e questo fa paura».

Per Gemma e Chester, muso affilato, peso fulvo, orecchie diritte ed attente, sguardo molto intelligente, c’è in programma una visita dal veterinario e comunque il plauso anche dei vicini perché, purtroppo, è storia già raccontata molte volte quella dei ladri che, se indisturbati, passano di casa in casa senza troppi problemi. In diverse occasioni i cani si sono rivelati un ottimo allarme ed un deterrente per i male intenzionati, questa volta, grazie al loro carattere, malgrado essere stati picchiati e probabilmente in qualche modo storditi, hanno sventato il furto.

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