Vetro infranto e valigie scomparse: a Cernobbio torna la banda che colpisce i turisti

Il caso Vittima dei ladri una famiglia arrivata dall’Uruguay per una vacanza sul lago. Appena il tempo di ammirare il panorama nella zona dei bagni pubblici. E l’amara sorpresa

Torna l’allarme per i furti di valigie ai turisti, che dalla tarda serata del 3 agosto in poi aveva tenuto banco lungo la fascia rivierasca di Comuni tra Argegno, Lenno, Tremezzo (questa la sequenza dei colpi) per poi ridiscendere fino a Brienno e Laglio.

Via social, mercoledì attorno alle 17.30 è stato raccontato (quasi) in presa diretta un furto subito da una famiglia uruguaiana che, lasciata l’auto (presa a noleggio) con targhe italiane nei parcheggi “a lisca di pesce” nella zona vicina ai bagni pubblici, si è soffermata per un quarto d’ora ad ammirare il lago.

Quanto basta per trovare, al ritorno, l’auto “alleggerita” di quasi tutte le valigie. E il modus operandi, purtroppo, presenta forti analogie con i furti della scorsa estate avvenuti nei Comuni della sponda occidentale.

La ricostruzione

Una vicenda che, come si ricorderà, poi si era risolta con l’arresto di una coppia di cittadini cubani di 36 e 41 anni, di stanza tra Sesto San Giovanni e Milano e caratterizzati da “una forte indole predatoria”, come chiarito dai magistrati.

E così i ladri di valigie hanno spaccato il deflettore della vettura (il vetro di ridotte dimensioni che si trova sulla parte posteriore dell’auto) e da lì sono riusciti poi ad aprire il veicolo e a stretto giro a impadronirsi delle valigie. Al ritorno, secondo il racconto in presa diretta di una donna giunta sul posto poco dopo la razzia, l’amara sorpresa. I ladri hanno lasciato solo una valigia, con ogni probabilità che conteneva gli indumenti di uno dei due figli.

Di sicuro si è trattato di un colpo eseguito da persone esperte, considerato che al netto del deflettore abbattuto, non si notava alcun segno di effrazione esterno alla vettura. Senza contare la rapidità nel mettere a segno il colpo, in una manciata di minuti.

E così alla famiglia di turisti non è rimasto altro che denunciare l’accaduto. Denuncia formalizzata - secondo quanto si è appreso - alla questura cittadina. Da capire ora se le telecamere comunali potranno essere d’ausilio per rintracciare i responsabili.

La donna, che ha prestato aiuto alla famiglia di turisti in arrivo dal Sud America, ha spiegato al nostro giornale che «i parcheggi in quel momento erano quasi tutti pieni» e che «dunque i ladri hanno sicuramente osservato da vicino, senza farsi notare, le mosse della famiglia di turisti, che si è allontanata dalla vettura solo per un quarto d’ora».

I testimoni

Ancora da quantificare l’importo complessivo del furto. Ma, al di là del valore economico di quanto sparito, resta l’amarezza per questa vacanza sul Lario rovinata da un episodio increscioso e che, come detto, fa tornare alta l’allerta per un fenomeno, quello dei furti sulle auto dei turisti, che la scorsa estate solo l’abilità dei carabinieri aveva contribuito a depotenziare in maniera significativa sino poi all’arresto dei responsabili.

L’invito è a segnalare con tempestività alle forze dell’ordine eventuali presenze sospette, proprio per cercare di prevenire questi improvvisi raid.

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