Alberghi per ospitare i contagiati
Spunta l’ipotesi del centro Salesiani

La struttura che accoglieva migranti potrebbe ora aprire le porte a chi è infetto Ats Insubria ha lanciato due bandi: per alloggio e per comunità di pazienti lievi

Cercasi alberghi per la quarantena e spunta l’ipotesi dei Salesiani a Tavernola. Con un migliaio di persone positive in città, e con i relativi contatti stretti da gestire, cresce la necessità di trovare delle strutture per isolare le persone contagiate. Molti cittadini a casa non hanno delle condizioni abitative idonee e circa l’80% delle trasmissioni virali secondo gli esperti avviene nel proprio domicilio.

Perciò l’Ats Insubria ha pubblicato un avviso finalizzato «alla disponibilità di strutture e servizi per l’accoglienza in isolamento di persone autosufficienti positive al Covid». A lungo si è parlato di alberghi per la quarantena. Anche il sindaco Mario Landriscina ha detto di essere al lavoro sul tema e di avere un’ipotesi pronta sul tavolo. L’Ats «intende valutare soluzioni abitative alternative per il corretto isolamento dei positivi accertati asintomatici o con lievi sintomi e dei loro contatti stretti, con una struttura idonea per ogni distretto». Una a Como, una a Varese e una tra Busto e Saronno.

Ospitalità per positivi

Si cercano «strutture alloggiative alberghiere o di altra soluzione di ospitalità». In questi luoghi si può entrare su richiesta dell’ente, dei medici, dei Comuni, se l’ospite dovesse stare male intervengono le unità di medici anti coronavirus o il 118. Altrimenti al gestore si chiede, in collaborazione con l’Ats, solo la misurazione della febbre e i servizi di pensione per la durata della quarantena. Quindi un presidio come forma di controllo, camera e bagno riservato, prodotti per la pulizia da affidare all’ospite, il vitto, il ritiro dei rifiuti, la sanificazione.

«La convenzione dura sei mesi eventualmente rinnovabili – si legge sul documento – con l’impegno di riconoscere per ogni camera o appartamento un importo di 85 euro al giorno più tassa di soggiorno». Per ora da Como non sono arrivate proposte, a Milano e a Monza questi luoghi per la quarantena sono già in funzione. È stata però registrata dall’Ats la disponibilità della struttura di via Conciliazione a Tavernola, negli scorsi anni utilizzata come centro di accoglienza migranti. Una commissione specifica di Ats deve decidere entro settimana prossima.

Comunità per pazienti

C’è poi, all’albo dell’Ats, un secondo avviso per l’apertura di posti di degenza di comunità per pazienti Covid sempre in buone condizioni di salute. Persone «a bassa intensità clinica non gestibili a domicilio», per esempio dimessi e ospiti di Rsa. Esattamente come è avvenuto per poche settimane a giungo all’ex Sant’Anna in Napoleona, l’area per i Covid lievi è ancora a disposizione. In questo caso comunque Ats chiede un monitoraggio almeno infermieristico. La retribuzione è pari a 130 euro al giorno.

«Con l’attivazione di queste due soluzioni organizzative – sottolinea il direttore generale di Ats Lucas Maria Gutierrez - puntiamo a sviluppare ulteriormente gli strumenti messi a disposizione del territorio per consentire una più celere dimissione dalle strutture ospedaliere ed accogliere le persone fragili in ambienti adeguati al livello di assistenza sanitaria ed al grado di isolamento che necessitano».

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