I bus non rispettano gli orari e il liceo Ciceri si arrende: «Tollerati quindici minuti di ritardo»

Trasporti e scuole Troppe corse in ritardo. Circolare del preside: linea morbida. Anche altri istituti superiori si adeguano: «Il problema al momento sembra privo di soluzione»

Più tolleranza per i ritardi degli studenti causati dal trasporto pubblico, su strada e via lago. È il liceo Teresa Ciceri il primo ad “arrendersi” ai problemi di bus e battelli, tra corse saltate e ragazzi lasciati a piedi, concedendo ai propri alunni una tolleranza fino a 15 minuti per l’ingresso in classe, pur passando dalla vicepreside.

La circolare

Una questione, quella dei continui ritardi, che si trascina da mesi e, per la quale, la soluzione sembra ancora lontana: ecco, dunque, che il liceo ha diffuso una circolare tra docenti e genitori, per comunicare la novità a partire da domani mattina. Si tratta di un provvedimento temporaneo che rimarrà attivo fino a Natale, in modo da poter fotografare la situazione e capire come regolarsi in futuro, nella speranza che il trasporto pubblico risolva nel frattempo i propri problemi.

«Non si può dare un permesso permanente per l’entrata in ritardo, considerando che gli orari dei bus sono variabili - spiega il preside, Vincenzo Iaia - Nel concedere i permessi, teniamo conto degli orari ufficiali. A fronte però delle lamentele, abbiamo deciso di allargare l’orario d’entrata di cinque minuti in più, oltre ai dieci che già c’erano. I ragazzi dovranno comunque passare dalla vicepreside. Questo in attesa di capire cosa succederà ai mezzi pubblici, anche se ormai le segnalazioni di ritardi sono a macchia di leopardo. Non è una situazione facile da tenere sotto controllo: una misura provvisoria fino a Natale, con monitoraggio della situazione per capire se così si migliora o meno. Verificheremo i numeri per capire come il fenomeno sia diffuso».

Così nelle altre scuole

Anche le altre scuole valutano il da farsi. «È arrivata una lettera dei genitori che chiedevano di farci parte in causa per l’intollerabile ritardo da parte dei servizi di trasporto – ha confermato anche Silvana Campisano, dirigente scolastica del Caio Plinio - Penso che quello che ha fatto la Ciceri sia in un’ottica corretta, lo valuteremo anche noi, considerando che comunque qui si inizia alle 8.10. È dall’anno scorso che i ragazzi arrivano in ritardo su alcune linee: anche con l’aliscafo ho personale che arriva tardi, è un problema generale di trasporto».

«Noi abbiamo da anni la tolleranza di cinque minuti - ha sottolineato Nicola D’Antonio, preside del Giovio – una misura che abbiamo sempre adottato per i ragazzi che arrivano dal lago o da lontano. Alcuni poi fanno richiesta di entrare più tardi, noi lo consentiamo non oltre le 8.15. Il problema dei trasporti non è di quest’anno, al momento sembra privo di soluzione».

Tolleranza anche al Setificio. «Da noi si entra dalle 7.50 alle 8.10 – ha spiegato il preside Roberto Peverelli - cinque minuti non sono da giustificare. Sappiamo dei ritardi dei mezzi di trasporto, accogliamo dunque gli studenti senza problemi». Alla Magistri serve invece una giustificazione. «Il regolamento non prevede la tolleranza - ha chiarito la dirigente scolastica Laura Francesca Rebuzzini - i ritardi vanno giustificati. Se sono causati dai mezzi, viene documentato e si entra senza problemi, ma i genitori devono esserne a conoscenza». Una questione dunque nota a tutti i dirigenti scolastici: nel frattempo la petizione lanciata sulla piattaforma Charge.org per chiedere «un intervento tempestivo di Regione Lombardia» ha già superato le 500 firme.

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