Autovelox, nuova norma da Roma
In città si potranno mettere ovunque

Tutto il capoluogo è classificato come «centro urbano» dove è possibile installare apparecchi fissi. Il comandante: «In tante strade si corre troppo»

Gli autovelox fissi, oggi a Como vietati dalle normative, dopo il via libera della Camera al decreto semplificazioni (il Senato ha già dato l’ok) potranno essere piazzati ovunque. Questo non vuol dire che verrà fatto, ma in alcune vie definite pericolose è possibile che accada.

Finora solo telelaser

Finora anche lungo le strade da bollino rosso, quelle cioè con velocità più elevate (in primis la Napoleona, dove solo il 2% degli automobilisti rispetta il limite dei 50 chilometri orari, ma anche la Canturina, la tangenziale o via Cecilio) l’unica possibilità di controllo era quella del telelaser con la presenza della pattuglia. La norma, vista a livello nazionale come rivolta ai quartieri, nel capoluogo come detto potrà essere applicata dappertutto poiché tutta la città è classificata come «centro urbano».

«Questa apertura normativa - spiega il comandante della Polizia locale Donatello Ghezzo - ci consentirebbe, previo parere del prefetto, di mettere autovelox su strade a scorrimento, dove oggi non possiamo farlo. Questo perché tutto il territorio è definito come centro abitato. Un domani si potrà, finalmente, intervenire su strade dove la velocità è troppo elevata e dove si verifica un alto numero di incidenti. Per la nostra città potrebbe essere davvero una rivoluzione copernicana». Altra cosa, invece, le zone a velocità più ridotta, le cosiddette zone 30. «Anche lì, secondo la norma, si potrebbero volendo piazzare dei rilevatori di velocità - aggiunge il comandante - ma parliamo di qualcosa di futuribile. Pensiamo però che in città estere, ad esempio Monaco di Baviera, ci sono interi quartieri con limite di velocità a 30 chilometri orari e con autovelox messi a ogni cespuglio e lì nessuno si sogna di andare a 35 chilometri l’ora. Ecco, per questo non siamo preparati, ma da qui a non intervenire in strade pericolose ne corre».

E in cima alla lista c’è proprio la Napoleona, su cui l’amministrazione comunale aveva pensato a una sperimentazione, che dovrebbe scattare nelle prossime settimane, con l’installazione dei box arancioni che si vedono in tanti Comuni con funzione di deterrenza e, con all’interno le telecamere che fotografano e sanzionano chi corre, in presenza della pattuglia. Le nuove disposizioni in arrivo da Roma potrebbero cambiare tutto. Sulla Napoleona lo stesso comandante è intervenuto in più occasioni ribadendo l’importanza dei controlli perché si tratta di una strada «molto pericolosa se non si rispetta il limite di velocità».

Il record dei 126 chilometri orari

Tra le multe elevate a luglio, ad esempio, gli agenti della Polizia locale avevano fermato un automobilista che da San Rocco andava in direzione Camerlata a una velocità di 126 chilometri orari. Più di due volte il limite (fissato a 50 chilometri orari) e una corsa a velocità folle, tenendo anche conto che si parla del tratto di strada in salita.

Sotto osservazione ci sono poi la Varesina, via Paoli (dove con i nuovi insediamenti commerciali saranno ridotte le corsie riducendo di conseguenza la velocità), via Cecilio (qui le due nuove rotatorie dovrebbero scoraggiare chi è abituato a schiacciare sull’acceleratore), ma anche Canturina, via Tentorio, Varesina e via Per Cernobbio.

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