Bocciofila, gli anziani resistono. «Continueremo a giocare qui»

Via Balestra Giovedì era il termine per lo sgombero voluto dal Comune di Como per i lavori alle Orfanelle

Gli anziani della ex combattenti, nonostante lo sfratto, continuano a giocare a bocce. Il Comune ha chiesto lo sgombero dei locali entro il 31 agosto, occorre far spazio al cantiere per la mostra delle monete romane. Eppure il circolo di anziani che si ritrova ai campi di bocce di via Balestra dopo il piccolo presidio organizzato giovedì anche ieri ha continuato ad utilizzare la struttura.

«Sì, abbiamo aperto i campi come al solito ed abbiamo giocato – racconta il vicepresidente della bocciofila Renato Fumagalli – faremo così anche oggi, mentre martedì è già fissato il turno di gioco del nostro gruppo donne. Andiamo avanti, restiamo in attesa». Si cerca un complicato dialogo con il Comune. L’alternativa secondo gli anziani è lo sgombero forzato della bella sede da parte delle forze dell’ordine. «Vedremo, l’impressione è che l’amministrazione comunale non ci voglia ascoltare – dice ancora Fumagalli – abbiamo domandato un incontro in Prefettura». Il tramite sono le associazioni d’Arma, anche loro interessate dallo sfratto, tramite legali i reduci hanno chiesto di essere trasferiti nel vicino museo. Gli appassionati di bocce invece non hanno per ora alternative. Difficile a loro parere andare al bar Vignetta di via Zezio. La proprietà si è detta disponibile, i campi in questione però sono privati e comunque occorre riqualificarli. Altre realtà, per esempio ad Albate, sono già occupate e sono considerate troppo distanti per chi abita in centro storico e raggiunge i compagni di gioco a piedi o al massimo in bicicletta. Al picchetto di giovedì pomeriggio hanno partecipato una sessantina di persone, diverse realtà del terzo settore attive in città hanno testimoniato alla bocciofila la loro vicinanza. Tutti legati ad un luogo che vive da ben 75 anni, qui si gioca a bocce dal lontano 1948.

«E’ comprensibile che il Comune voglia portare avanti i propri progetti – ha spiegato Fumagalli – e che dunque voglia sistemare il museo Giovio e la prossima mostra delle monete romane. Ma forse più realtà potrebbero coesistere. Per noi la bocciofila ha un’importanza sportiva ed anche sociale».

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