Bocciofila, è finita. Dopo Pasqua gli anziani lasciano via Balestra

La querelle con il sindaco Il 2 aprile chiude per sempre la bocciofila.

Martedì alle 15 i pensionati appassionati di bocce vogliono chiamare a raccolta la città per celebrare il “funerale” della bocciofila ex Combattenti, pronta ormai a chiudere i battenti definitivamente dopo 75 anni di onorata esistenza. In una breve nota l’associazione ringrazia già tutti i cittadini che vorranno partecipare alle esequie.

«Nonostante tutti i tentativi profusi dall’attuale presidente Renato Fumagalli – si legge nel comunicato - sostenuto dal consiglio direttivo e da tutti i soci dell’associazione, dopo il ricevimento la scorsa estate della lettera del settore Patrimonio con la quale si chiedeva di liberare la sede dell’attività sita in via Serafino Balestra, in seguito alla diffida inviata in data 19 febbraio dall’avvocato e dirigente di Palazzo Cernezzi Andrea Romoli Venturi, la Combattenti ha deciso di attenersi al volere dell’amministrazione comunale impegnandosi a restituire le chiavi in data 4 aprile 2024».

L’unico centro di aggregazione, scrivono dalla bocciofila «non solo per “vecchi rinco”, citando il signor sindaco» in città murata è dunque costretto suo malgrado a restituire le chiavi.

Nella lettera la bocciofila ringrazia tutti coloro che in questi mesi hanno dimostrato vicinanza e sostegno e invitano di nuovo tutti alla “cerimonia funebre”. L’appuntamento è martedì 2 aprile alle 15 nel cortile di via Balestra. Si chiude così il lungo scontro andato in scena con il Comune, proprietario dello stabile, che intende qui costruire un nuovo polo museale. Con annesso spazio espositivo, con la mostra delle monete romane e un nuovo bookshop. Gli appassionati di bocce erano già stati invitato da Palazzo Cernezzi a lasciare vuoti i locali entro lo scorso agosto. Ma a più riprese avevano chiesto di restare fino all’inizio dei cantieri per le riqualificazioni, che sono partiti comunque per la sola vicina ex chiesetta delle Orfanelle. Alcune stanze in via Balestra sono ancora occupate delle associazioni di reduci e combattenti che hanno proposto al Comune di essere trasferiti sì, ma sempre d’attorno a piazza Medaglie d’oro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA