Bus, no degli autisti agli straordinari. Saltate 170 corse

Trasporti Gli effetti della vertenza tra Asf e lavoratori. Ritardi, corse annullate e i ragazzi non arrivano a scuola: «Ma da lunedì turni rivisti e un ritorno alla normalità»

Asf, più di 170 corse saltate in un giorno, ma gli autisti promettono: «Da lunedì servizio regolare». Venerdì è stata un’altra giornata complicata per le linee dei bus urbani ed extraurbani. A sentire gli autisti e i loro rappresentanti sindacali solo dal deposito di Lazzago sono saltate una settantina di corse, mentre da Cantù un centinaio. Coinvolte la C50, ma anche le linee per Novedrate e Monza, la C43 per Ponzate, la tratta verso Bergamo. Disservizi a macchia di leopardo estesi su tutto l’orario, come accaduto diverse volte negli ultimi dieci giorni.

I buchi nelle corse, spiegano sempre i lavoratori, sono dettati dall’indisponibilità degli autisti a coprire tutti i turni, con un impegno aggiuntivo, con gli straordinari. Come, invece, facevano in passato, prima della ripresa dell’anno scolastico.

Il nuovo orario invernale introdotto da Asf è stato giudicato dagli autisti una forzatura. I turni sono a loro dire troppo lunghi. Il personale è già ampiamente sotto organico, Asf non riesce ad assumere nuovi autisti. Quindi i guidatori non sono rimasti al volante più del dovuto e hanno lasciato il servizio sguarnito, con forti criticità riscontrate dalla cittadinanza.

Nel frattempo Cgil, Cisl e Uil hanno mosso i primi passi per proclamare uno sciopero. Hanno anche allertato l’ispettorato del lavoro per l’eccessivo impegno orario al volante. Dopo più incontri senza esito i sindacati sono arrivati in settimana in Prefettura, per una mediazione che ha dato i suoi frutti. In sostanza i turni nuovi verranno compattati, saranno meno ampi. Di contro gli autisti con i loro straordinari metteranno una pezza alle corse che saltano.

Lo scenario

«Da lunedì le corse dovrebbero tornare a passare regolarmente – commenta Francesco Pergola, coordinatore Rsu Fit Cisl per gli autisti Asf – in settimana abbiamo già promosso degli incontri ai depositi e adesso le cose andranno a stabilizzarsi. L’azienda aveva forzato la mano con il nuovo orario. Dopo la mediazione e il vertice in Prefettura abbiamo invece trovato l’accordo. Anche dal consiglio di amministrazione è trapelata la volontà di non creare ripercussioni sul servizio. Con i turni meno lunghi torneremo a coprire i vuoti dell’organico con gli straordinari». E lo scontro interno ad Asf si ripercuote sui cittadini. In particolare le famiglie con i figli che devono andare e tornare da scuola. Le segnalazioni di disservizi si moltiplicano.

La lettera di un genitore

«Mi rivolgo a voi in qualità di genitore di una giovane studentessa che utilizza regolarmente i vostri servizi di trasporto pubblico per raggiungere la scuola – così scrive ad Asf un cittadino comasco, Daniele Roncoroni - Sono profondamente preoccupato e insoddisfatto della qualità del servizio che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane, in particolare riguardo ai continui ritardi e al sovraffollamento dei bus di linea. Negli ultimi tempi mia figlia ha riscontrato frequenti ritardi nei bus di linea nella tratta tra Lipomo e Como C45, il che ha avuto un impatto significativo sulla sua puntualità scolastica sua e dei suoi compagni. Superate estenuanti attese alle fermate interveniamo noi genitori ad accompagnarli con l’automobile, provocando ritardi e disagi alla nostra attività lavorativa. Inoltre, il sovraffollamento dei bus rappresenta una seria preoccupazione per la sicurezza e il benessere dei passeggeri, in particolare dei giovani studenti. Non è accettabile che i bus siano così affollati».

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