Case di riposo, niente bonus: «Ma abbiamo già investito»

Beffa e proteste Il governo ha escluso le onlus dagli eco-incentivi - «Incarichi e studi in corso, ora non possiamo sostenere le spese da soli»

Como

Salta il superbonus per le onlus. Le Rsa, Ca’ d’Industria compresa, sperano in un passo indietro del governo.

Il decreto legge già approvato dal Consiglio dei ministri e ora in fase di conversione ha escluso le onlus dal bonus “110” per l’efficientamento energetico. In particolare ad essere colpite sono le residenze per anziani e per disabili, quegli enti non profit intenzionati a ristrutturare le loro sedi per diminuire i consumi e ridurre le bollette.

Il caro bollette

Del resto due anni fa, quando i costi dell’energia hanno iniziato a schizzare alle stelle, le realtà forse più colpite, insieme agli ospedali, sono state proprio le Rsa, che a gran voce chiedevano maggiore sostegno per evitare di dover chiudere i battenti.

Dunque il superbonus un anno fa era stato esteso anche alle onlus con la scadenza fissata a dicembre 2025.

«Noi abbiamo già fatto degli studi e abbiamo dato incarico ai progettisti per riqualificare le nostre tre strutture cittadine – spiega Gianmarco Beccalli, presidente della Ca’ d’Industria – Caldaie, pannelli solari, infissi. Rinnovare le mura significa nel lungo periodo risparmiare. È un investimento da circa otto milioni di euro che senza il superbonus non abbiamo la forza di fare. Speriamo vivamente che qualcosa in questa fase cambi, che il governo traduca in maniera diversa le sue scelte. Per esempio, gli incarichi onerosi che abbiamo già in corso potrebbero essere un motivo valido per accedere comunque alla misura».

La Ca’ d’Industria non è l’unico ente non profit interessato dallo stop al superbonus. «No, mi risulta che riguardi almeno cinque Rsa del territorio – dice Mario Sesana, segretario provinciale di Uneba, ente che rappresenta il maggior numero di residenze per anziani nel Comasco – che hanno già speso tempo e risorse per ristrutturare i loro edifici per ridurre i consumi energetici grazie al superbonus. Ora queste realtà dovranno rinunciare e buttare all’aria progetti e incarichi. Difficile riescano da sole a farsi carico di un investimento così ingente».

«Temo che ormai la scelta del governo sia definitiva – commenta Luca Degani, segretario regionale di Uneba – il decreto parla genericamente di stop al superbonus per le onlus. Ma se andiamo a vedere la tipologia di edifici per la quale la misura viene ritirata si vece chiaramente che il taglio investe quasi solo le residenze per anziani e i centri per disabili. A livello lombardo un centinaio di comunità stavano progettando delle riqualificazioni, in tema di efficientamento energetico e di normative antisismiche».

L’appello del Pd

Meno toccati, spiegano dal Centro per i servizi del volontariato Insubria, le altre associazioni onlus non profit. Sebbene anche queste realtà abbiano sedi e strutture da riqualificare.

La politica a livello non solo nazionale si sta mobilitando. I consiglieri regionali del Pd ad esempio fanno appello al governo e intendono chiedere alla giunta lombarda il ripristino dei mutui a tasso zero per gli adeguamenti delle strutture sociosanitarie. «Oltre i due terzi dei posti letto nelle Rsa lombarde sono gestiti da enti no profit – spiega il consigliere dem Angelo Orsenigo – e, fino al decreto di ieri, essi potevano attivare il 110 per adeguare le strutture».

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