Ci siamo, al via gli interventi sul Patria: «Tornerà a navigare nell’estate 2025»

Il restauro Ieri l’annuncio del direttore della Navigazione: prime opere in questo mese. Dai ponti in legno agli arredi, tutto da rifare. L’obiettivo? Riportarlo al servizio passeggeri

Patria, al via i primi lavori sullo storico Piroscafo.

La Navigazione è pronta a “mettere a nudo” l’imbarcazione per avviare i cantieri e rimettere in acqua la nave entro il 2025. Durante le festività, insieme alla Soprintendenza e alla Provincia (ente proprietario del piroscafo), sono stati presi accordi per la riqualificazione del Patria, da anni fermo e arrugginito. Il progetto definitivo è quasi pronto, l’intenzione della Navigazione è quella di presentarlo alla cittadinanza appena possibile.

«Fedele alla sua linea»

«Possiamo già iniziare a gennaio i primi lavori – spiega il direttore d’esercizio Nicola Oteri –. Dobbiamo prima di tutto smantellare gli arredi così da rendere nuda la barca e predisporre le future sostituzioni. Dobbiamo cambiare le lamiere, realizzare i nuovi locali, completare tutte le fasi preliminari e sgomberare l’imbarcazione dalle parti ammalorate. Per esempio i ponti in legno sul fondo sono marciti, dobbiamo togliere i materiali vecchi e sanare le porzioni rovinate. Stessa cosa per i rivestimenti, le paratie e i saloni. Intendiamo rispettare il crono programma. Entro febbraio con le nostre maestranze possiamo così iniziare i lavori alla macchina, il motore a vapore, un intervento che ci terrà impegnati circa un anno».

In parallelo la Navigazione entro aprile intende bandire una pubblica gara per affidare all’esterno tutto il resto dei lavori. Al progetto definitivo mancano solo alcuni dettagli relativi agli impianti. Certo serve ottenere anche i relativi pareri degli enti interessati, per esempio Rina, il registro italiano navale.

L’arco temporale guarda comunque all’estate del 2025 per la conclusione delle opere. Così del resto aveva annunciato a giugno Matteo Salvini, il ministro delle Infrastrutture, che per la rinascita del Patria ha stanziato 4,5 milioni di euro.

«Il Patria rimarrà quanto più fedele alla sua linea storica – spiega ancora Oteri – non verrà stravolto, dobbiamo seguire le indicazioni delle belle arti. Il piroscafo deve però rispondere alle normative sulla sicurezza e il trasporto pubblico. La nave infatti sarà al servizio dei passeggeri. Con il Concordia raddoppieremo la presenza sul lago di Como dei piroscafi storici». Il Patria sarà quindi impiegato per il trasporto di linea, ma anche per eventi mirati e nel caso per noleggi, matrimoni, cerimonie, appuntamenti culturali. Scartata invece l’idea di trasformarlo in un ristorante o in un albergo galleggiante.

Nuovi battelli in arrivo

In città tanti comaschi sono curiosi di conoscere il futuro volto del Patria, in particolare l’associazione Famiglia Comasca intende vigilare sulla progettazione, in attesa di una presentazione pubblica da organizzare insieme alla Navigazione e alla Provincia. A proposito di flotta da febbraio è in arrivo dal lago Maggiore un aliscafo, mentre a marzo entrerà in servizio il nuovo battello Iris. Infine a Dervio è in fase di costruzione una nave da circa 350 posti. Uno sforzo utile a potenziare la Navigazione che tra la primavera e l’estate fatica da qualche anno a far salire a bordo i tantissimi turisti stranieri giunti ad ammirare il nostro lago.

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