Dal verde ai parchi giochi
Poveri bambini, non funziona nulla

Spazi fatiscenti e spesso inutilizzabili - Per non dire dei servizi come lo spazio di via Palestro - Gli assessori: «L’amministrazione ha tempi lunghi»

Parchi giochi fatiscenti e servizi chiusi negli asili, i genitori chiedono più attenzione per i bambini.

Le segnalazioni sui servizi per la prima infanzia spedite dalle mamme e dai papà sono frequenti e numerose, l’ultima è di un genitore che si lamenta dello stato in cui versano giardinetti e aree svago, ma anche della perdurante chiusura dello spazio gioco di via Palestro.

«Immagino e spero che sull’argomento “generazioni future” nel Comune di Como si siano levate già molte voci – scrive un papà, Salvatore Albanese – ma credo che una in più non possa far male. In città gli spazi per i bambini, già a partire dalla prima infanzia, risultano spesso abbandonati a loro stessi. Il più noto e frequentato è il parchetto di via Vittorio Emanuele, con dei nastri che da mesi recintano giochi e strutture. Sul lungolago qualche attrezzatura è vandalizzata, dei giardini a lago meglio non parlare. I giardini di via Anzani sono mal frequentati, in viale Varese ci sono dei giochi belli posati su aiuole senza manutenzione. Anche in Piazza del Popolo servirebbero interventi».

Segnalazioni simili come detto arrivano spesso al giornale. Anche i sindacati, sempre attenti al futuro degli asili nido, fanno da gran cassa ai genitori. Oltre allo stato in cui versano i parchetti c’è un problema aggiuntivo, ovvero lo spazio gioco di via Palestro che è ancora chiuso per Covid. «È una struttura molto valida – scrive ancora il genitore – oltre agli asili nido per poter accompagnare i propri figli in un luogo funzionale all’apprendimento delle relazioni ed alla crescita». Si aggiunga che molti servizi come il pre scuola e l’accompagnamento sono stati tagliati alla luce delle normative anti Covid. Stare insieme per i bambini da un paio d’anni è più difficile. Gli assessori competenti, Marco Galli per il verde ed Alessandra Bonduri per le politiche educative, pur rispettando le lamentele e le segnalazioni dei genitori però non ci stanno ad incassare il colpo. «Io comprendo le ragioni dei genitori, sappiano però che il pubblico a Como come nel resto d’Italia ha tempi molto lunghi – dice Galli – una volta visto uno scivolo scheggiato devo prendere una decisione politica, spiegarlo agli uffici, trovare le risorse, fare il progetto, l’appalto, dare il lavoro e così va finire che se tutto fila liscio passa un anno, per gli interventi piccoli ovviamente, figurarsi quelli grandi. Comunque per i giardini di via Vittorio Emanuele abbiamo già stanziato 150mila euro per un rinnovo generale. Siamo vicini al via ai lavori in viale Varese per un’area cani e dei servizi igienici. Valutiamo interventi a Trecallo, a Ponte Chiasso e l’arrivo di alcuni giochi in via El Alamein».

Su Lora l’intervento è stato fatto l’anno scorso, prima in via Anzani e via Traù.

«Io voglio fortemente riaprire lo spazio gioco di via Palestro, ma per il momento non è possibile - dice Bonduri –. Le norme anti Covid impongono le bolle, degli stessi gruppi di bambini fissi. Lo spazio gioco invece era pensato per far incontrare ogni giorno bambini e genitori diversi. Sono molti i servizi scolastici messi in difficoltà dalle regole, pur giuste - sia chiaro - anti pandemia»

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