Dalle elementari ai licei: cercasi supplenti. Quasi mille cattedre da assegnare

Ritorno in classe Nelle scuole comasche uno scenario molto pesante, alla vigilia della ripresa. Le maggiori carenze sul lago. Preoccupa la situazione dei prof di sostegno, specie alle primarie

Quasi mille cattedre da affidare in tutta fretta ai supplenti. Ieri pomeriggio l’ufficio scolastico provinciale ha pubblicato gli elenchi con le cattedre ancora vuote da assegnare ai docenti a tempo determinato. Prima il provveditorato e poi le singole scuole si troveranno quindi adesso a pochi giorni dal suono della prima campanella a dover trovare un gran numero di insegnanti, con le graduatorie purtroppo spesso già esaurite.

Per gli alunni e le famiglie questo significa, come al solito, iniziare l’anno con diversi buchi nell’organico. I primi giorni mancheranno professori, per esempio, di matematica e fisica. Significa anche cambiare con buona probabilità docenti rispetto all’anno precedente, con il consueto valzer.

La situazione

I supplenti che le scuole del Comasco devono cercare sono esattamente 929. Ci sono più carenze in diverse zone della provincia, per esempio sul lago, meno negli istituti cittadini.

All’infanzia le maestre da rimaste nominare sono 79, alle primarie c’è il grosso del fabbisogno, 547 cattedre ancora vacanti. Alle medie i posti liberi sono 198 e alle superiori 101. A questi bisogna aggiungere quattro docenti del centro per l’insegnamento degli adulti. Non sono conteggiati gli spezzoni, quelle ore di insegnamento che non arrivano a formare un cattedra intera, ma che comunque fanno parte del monte lezioni.

Questo lo scenario alla viglia della ripresa dell’anno scolastico. In percentuale la mancanza di docenti è grave, rappresenta sul totale all’incirca la metà delle cattedre complessive. Per di più i tempi sono molto stretti, la settimana prossima tutti gli istituti hanno già convocato le prime riunioni e i primi corsi.

Il sostegno resta il nodo più spinoso. «Il problema maggiore riguarda il sostegno – commenta Salvo Gerardo, segretario della Uil Scuola Como – dei posti vuoti complessivi le cattedre di sostegno vacanti raggiungono quasi le 600 unità. Nella primaria c’è il vuoto più grande. Occorre ricordare che sul sostegno non ci sono docenti specializzati. Questo significa che a giorni le scuole dovranno chiamare degli insegnanti senza la preparazione richiesta e con le graduatorie vuote. Praticamente va bene il primo che passa». I docenti di sostegno hanno il compito di aiutare gli alunni che hanno delle difficoltà certificate.

Il nodo dei presidi

Prima del 12 di settembre le scuole quindi andranno a caccia di supplenti. Ma in questo momento una scuola comasca su tre ha un preside reggente, appena nominato mercoledì. Vuol dire che una ventina di presidi dovranno farsi a metà per gestire due scuole in contemporanea. Non bastasse nel Comasco le scuole lamentano anche la mancanza di bidelli, gli organici sono ridotti all’osso. Nel frattempo il provveditore di Como Marco Bussetti è dato in uscita e dovrebbe a giorni prendere posto all’ufficio scolastico regionale del Veneto.

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