Fondazione Cariplo stanzia 153 milioni per la comunità: «Cifra annuale per progetti meritevoli»

La visita Ieri il presidente Azzone ha visitato la struttura della Cometa con Enrico Lironi: «Realtà che ha una visione coerente con i nostri obiettivi. Vogliamo un welfare di precisione»

La Fondazione Cariplo mette a disposizione 153 milioni di euro per rafforzare la comunità. Ieri pomeriggio il presidente della Fondazione Cariplo Giovanni Azzone ha fatto visita a Cometa, per conoscere da vicino una realtà comasca che da decenni collabora con successo con l’ente filantropico lombardo.

Le linee programmatiche

«Siamo pronti il 24 novembre a presentare le nostre linee programmatiche per i prossimi quattro anni – ha detto Azzone –. L’attenzione spesso si focalizza solo sui bandi emblematici maggiori, che a turno offrono alle province cinque milioni di euro per realizzare progetti d’impatto, proposti direttamente dai territori. Come noto nel 2024 è il turno di Como. In realtà però questi bandi sono una minima parte dei fondi complessivi che Cariplo mette a disposizione con continuità, per rafforzare le comunità. Garantiamo infatti all’anno circa 153 milioni di euro per sostenere progetti meritevoli. Invito perciò enti e associazioni a partecipare a tutti gli altri bandi competitivi, aperti alle proposte innovative senza limiti provinciali».

Restano comunque anche i bandi provinciali. L’auspicio comunque parlando degli emblematici maggiori è che Como sappia candidare dei progetti davvero importanti, capaci di lasciare un segno nel tempo e che lo faccia in maniera condivisa, senza liti. Quanto a Como, Azzone, ex rettore del Politecnico, si è detto dispiaciuto per come si sia conclusa la storia dell’ateneo ingegneristico nella nostra città. Storia che si era conclusa con l’addio più di cinque anni fa, una volta fallito il progetto per realizzare un campus nel San Martino.

Secondo Enrico Lironi, membro del direttivo della Fondazione e storico esponente comasco di Cariplo, ieri presente all’incontro, ai restanti bandi dovrebbero partecipare più realtà. Il consiglio è chiedere aiuto alla Fondazione per presentare progetti e domande in maniera corretta. «Le nostre future linee programmatiche sono porte aperte – ha detto ancora Azzone – e la speranza è ricevere idee capaci di migliorare il nostro tessuto sociale. Certo all’interno dei nostri quattro pilastri, quindi ambiente, arte e cultura, ricerca scientifica e servizi alla persona. Dovessi suggerire le tematiche che mi stanno più a cuore e che credo saranno sempre più cruciali direi anzitutto la formazione delle persone fragili. Perché tocca l’educazione civica, il lavoro inclusivo, la disabilità, i giovani esclusi dalla scuola e dal mondo professionale. E poi di certo il problema demografico. L’invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite è centrale nell’organizzazione delle nostre vite degli anni a venire».

Individui e persone

Nello sforzo messo in campo dalla Fondazione Cariplo rientrano anche i circa 400mila euro all’anno gestiti direttamente dalla Fondazione Comasca.

«Sono venuto qui a Cometa perché è una realtà che ha una visione coerente con la Fondazione Cariplo – così ancora Azzone – vogliamo lavorare ad un welfare di precisione. Con soggetti in grado di individuare le più urgenti fragilità. Per sostenere l’individuo come persona e non come numero». A fare gli onori di casa il direttore di Cometa Alessandro Mele ed Erasmo Figini, fondatore della comunità comasca.

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