Gli autisti: «Stop solo agli straordinari»
Ma per l’azienda 41 malati e 13 “no pass”

Nuovo scontro, ieri saltato il 9% delle corse. Asf si dice pronta ad assumere ancora. I lavoratori insistono: «Non siamo fannulloni, rifiutiamo il taglio del 30% sul premio di risultato»

Ormai è battaglia senza quartiere, tra gli autisti del bus e Asf. Da un lato l’azienda snocciola numeri per confermare un incremento anomalo di malattie (ancora ieri, secondo Asf, erano 59 i dipendenti assenti, 41 per malattia, 13 per la mancanza della certificazione vaccinale e cinque per permessi). Dall’altro sindacati e dipendenti smentiscono lo sciopero camuffato e parlano solo di blocco degli straordinari.

In mezzo i comaschi: anche ieri quasi una corsa su dieci è tagliata, lasciando a terra i passeggeri.

Così l’azienda

I problemi sono esplosi venerdì, quando in occasione dell’introduzione dell’obbligo del Green pass, Asf ha segnalato un tasso di assenza anomala per malattia, lasciando supporre si trattasse di autisti non vaccinati. Ma il nodo del problema non è il Green pass, quanto le condizioni di lavoro. Ancora ieri erano 59 i dipendenti assenti, con il 9% delle corse saltate. Asf non ha abbastanza dipendenti, cerca da anni di assumere nuovi autisti senza successo. «Nell’ultimo anno sono state attivate ben quattro selezioni - fa sapere l’azienda - grazie alle quali sono stati assunti 48 nuovi autisti. Entro ottobre, inoltre, sono previste le prove per i 16 candidati iscritti al bando in corso, con la speranza di trovare e quindi assumere nuovi validi conducenti da inserire in organico». Con i pensionamenti però la coperta è sempre troppo corta.

Così i lavoratori

Le prese di posizione dei sindacati, per una volta uniti, richiamano i tagli ai premi allo stipendio dopo due anni di Covid e sacrifici. «Cari cittadini ci scusiamo per i disagi che state subendo in queste settimane, anche se le vere scuse dovrebbe chiederle Asf – scrivono in una nota autisti e personale dell’officina – comunque i disagi si stanno verificando per la nostra astensione ad effettuare il servizio in lavoro straordinario. Gli autisti ammalati, non per finta, sono meno dello stesso periodo dello scorso anno e quelli non vaccinati sono non più del 5%, ma fanno regolarmente i tamponi per recarsi a lavorare ogni giorno. Sono anni che vediamo decurtarci salario e diritti, con le disdette unilaterali di Asf, come a voi decurtano il diritto alla mobilità tagliando corse solo per incrementare i loro utili, cinque milioni di soldi pubblici ogni anno».

Sono accuse pesanti, da un lato e dall’altro. « L’incertezza del 2020 dovuta alla pandemia ci ha portato alla scelta responsabile di accettare il 30% in meno del premio di stipendio – spiegano sempre i lavoratori dell’azienda di trasporto – nato nel 2009 a seguito di una massiccia riorganizzazione aziendale, causa di tagli e aumento dell’orario. Bene, il 27 settembre 2021 e l’8 ottobre 2021 scopriamo che Asf intende erogare il 70% del premio, nonostante corse e chilometri aggiunti. Sono anni che siamo costretti a lavorare sotto organico,spesso vediamo le nostre richieste di ferie respinte nonostante enormi sacrifici».

Più impegni sotto organico e meno riconoscimenti, ecco i motivi delle assenze. Per l’azienda troppe, per i sindacati inesistenti. Quale che sia la ragione il servizio di trasporto comasco di sicuro non migliora.
S.Bac.

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