Secondo “tubo” del Gottardo, per la lega dei ticinesi «deve pagarlo anche l’Italia»

La polemica La Lega dei ticinesi chiede un contributo al nostro Paese per finanziare i 17 chilometri che costeranno in totale 2 miliardi di franchi: «Non sono gli svizzeri i principali utilizzatori»

L’ultima polemica tra la Lega dei Ticinesi e la vicina Italia corre sul filo delle infrastrutture, dopo che per cinque giorni i collegamenti tra il nord ed il sud delle Alpi sono rimasti off limits per la frattura lunga 25 metri dentro la soletta intermedia del tunnel autostradale del Gottardo. A un mese dalle elezioni federali, il partito che insieme all’Udc ha storicamente condotto battaglie politiche contro i frontalieri e in generale contro i “vicini a sud” ha ufficialmente chiesto che l’Italia concorra ai 2 miliardi di franchi necessari a finanziare i 17 chilometri del “secondo tubo” del Gottardo, i cui scavi sono stati sospesi dall’Ustra dopo i guai al vecchio e attiguo tunnel autostradale.

Il concetto espresso dal consigliere nazionale e direttore del “Mattino della Domenica” Lorenzo Quadri è il seguente: «La Svizzera regala all’Italia milioni di franchi per la gestione dell’asilo e intanto Roma sospende in autonomia, a nostro danno, l’applicazione dell’accordo di Dublino. Bene, allora cominciamo anche noi a chiamare alla cassa Roma sui costi delle vie di comunicazione attraverso le Alpi. Alptransit l’abbiamo pagato interamente noi svizzeri, malgrado i principali utilizzatori siano stranieri». Da qui la proposta, che suona in tutto e per tutto come un guanto di sfida a una larga fetta della nostra politica, in particolare a quella che guida ora il Governo: «Per il secondo “tubo” del Gottardo cominciamo a chiedere alla vicina Penisola un’adeguata partecipazione alle spese. Adesso che a Roma si sono resi conto che se saltano gli assi di transito attraverso il nostro Paese - Gottardo in primis - loro si trovano in forte difficoltà, si dovrebbe cominciare concretamente ad affrontare la questione».

E così mentre l’alleato storico - l’Udc - ha deciso di impostare gran parte della campagna elettorale in vista delle federali sul tema dei migranti («In 6 mesi in Italia sono sbarcati oltre 100 mila migranti, in larghissima parte clandestini, che in poco tempo raggiungo la Svizzera per beneficiare del nostro generoso aiuto sociale», ha ripetuto anche nelle ultime ore il consigliere nazionale dell’Udc, Piero Marchesi), la Lega dei Ticinesi ha puntato tutto sul malcontento generato, soprattutto oltreconfine, dalla chiusura inaspettata del vecchio, ma sempre fondamentale tunnel autostradale del Gottardo. Quasi scontato che la richiesta in salsa leghista servirà unicamente ad alzare un polverone pre-elettorale, senza però avere grandi possibilità di andare a buon fine all’atto pratico.

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