I soldi della Regione ai Comuni “amici”. Polemica su Fermi

Fondi pubblici Le accuse di Report ai politici comaschi: «Denaro a pioggia sui territori dell’assessore e di Turba». In totale nel Comasco 315 milioni dal Piano Lombardia

Il Piano Marshall per consentire alla Lombardia il riscatto dalla crisi del Covid si è trasformato in una sorta di “legge mancia”. A dirlo la trasmissione Report di Raitre, che ha dedicato ai finanziamenti della cosiddetta legge 9 (quattro miliardi di euro per investimenti sanitari, infrastrutture, turismo, digitale) un lungo servizio domenica sera dal titolo “amici miei”. Tra gli altri, sono stati tirati in ballo anche l’assessore regionale Alessandro Fermi e l’ex consigliere Fabrizio Turba, entrambi in quota Lega, entrambi comaschi ed entrambi legati al territorio del Triangolo lariano.

In sostanza, la trasmissione Rai ha evidenziato come buona parte di quei fondi siano arrivati sui territori dove i politici comaschi hanno il loro bacino elettorale, premiando soprattutto i Comuni “amici”. Un’accusa che i due diretti interessati respingono decisamente.

Ma prima di comprendere la contestazione, è bene far chiarezza sull’oggetto del contendere. Nel 2020 si è deciso di mettere a disposizione dei territori fondi regionali per rilanciare una serie di servizi. A Como sono arrivati - o meglio, sono stati garantiti, visto che la maggior parte di quel denaro ancora non è stato speso - 315 milioni di euro.

La distribuzione dei fondi

La parte del leone l’ha fatta l’amministrazione provinciale, che ha ricevuto ben 195 milioni di euro, per finanziare una serie di interventi sulle strade del Comasco, ad esempio la Canturina bis, con i suoi 95 milioni, il potenziamento della Novedratese per 25 milioni, la realizzazione della variante di Cadorago e Lomazzo per 21 milioni, tanto per citare gli interventi maggiori. Ma certo è che passando ai Comuni, si nota come vi siano realtà molto piccole che si sono garantite fondi decisamente ingenti. Ad esempio Canzo, che con 3,8 milioni di euro è l’ente comunale più finanziato del Comasco.

Di Canzo è Fabrizio Turba, che è stato a lungo sindaco, e quando i fondi sono stati distribuiti attraverso il “Piano Lombardia” era sottosegretario in Regione. E sempre sul territorio dell’Erbese, dove l’ex presidente del Consiglio regionale Fermi ha mosso i primi passi come politico e a cui è molto legato, sono stati destinati 2,7 milioni di euro, proprio per il Comune di Erba, all’epoca guidato da Veronica Airoldi, con una maggioranza del tutto identica a quella che governa la Regione. Comune di Erba dove ora siede Mauro Caprani, che in passato è stato primo cittadino a Barni. E pure Barni risulta un comune particolarmente premiato dai fondi regionali, anche se indirettamente, attraverso il progetto “Borgo ospitale” della Comunità Montana del Triangolo lariano.

Borgo ospitale

Un progetto approvato dalla Comunità che ha sede a Canzo una settimana prima del voto, arrivato all’unanimità (quindi anche con il via libera delle minoranze), del consiglio regionale. A proporre il progetto proprio Fermi e Turba, ma tra i firmatari compare anche il dem comasco Angelo Orsenigo. Di fatto, nell’ambito del Piano Lombardia, sono stati assegnati 16 milioni di euro al territorio dell’Erbese per una serie di interventi turistici e Barni ha ottenuto quasi 3 milioni di fondi, preceduto da Torno con 3,7 milioni e seguito da Canzo con 1,1 milioni.

In tutto questo elenco, suona curioso che il Comune di Como abbia ottenuto soltanto un milione di euro. Report ha intervistato il sindaco Alessandro Rapinese, polemico sulle preferenze di chi guida l’ente regionale. Ma all’epoca la città era guidata da quello stesso centrodestra.

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