Il baby-pusher dei giardini gestiva un giro di spaccio da migliaia di euro

Il caso Il giudice concede i domiciliari al giovane arrestato in via dei Mille. A soli 17 anni trattava diversi clienti, tra i quali anche diversi minorenni

Secondo l’ipotesi su cui stanno lavorando gli uomini della polizia, dalle mani del ragazzo di 17 anni di Como arrestato nei giorni scorsi dopo essere stato visto spacciare in via dei Mille, passavano diversi clienti. Un numero non piccolo, visto che nel corso del blitz e della perquisizione avvenuti in casa, dove il minore viveva, erano stati trovati ben 360 grammi di hascisc e anche 4mila euro, cifra non indifferente per un ragazzo che non aveva alcun lavoro.

Quello stesso giovane, che dopo l’arresto era stato portato al Centro di prima accoglienza di Torino, ieri mattina è stato sentito dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Minori, Marina Zelante, che aveva ricevuto dal pubblico ministero Luisa Russo la richiesta della custodia cautelare in carcere all’atto della convalida. Il ragazzo, da quanto è stato possibile appurare, avrebbe risposto a tutte le domande del gip, assistito dall’avvocato Massimo Di Marco che al contrario aveva chiesto una misura meno afflittiva. E alla fine la decisione presa è stata quella di convalidare l’arresto, disponendo tuttavia la custodia cautelare ai domiciliari e non in carcere.

Il diciassettenne dunque ha potuto fare ritorno a Como, lasciando Torino. Le indagini sul suo conto tuttavia continuano per cercare di delineare il giro dello spaccio che, come detto, ruotava soprattutto attorno a via dei Mille (pare anche ai Portici Plinio) e non era affatto marginale. Non si spiegherebbe in altro modo, del resto, il quantitativo di hascisc recuperato dagli agenti, solo una piccola parte tenuto in casa mentre il grosso quantitativo era stato occultato in un passeggino tenuto in un’area condominiale dunque non di pertinenza esclusiva del ragazzo.

La polizia, prima di intervenire, aveva anche monitorato la cessione di un quantitativo di hascisc – proprio in via dei Mille – ad un altro coetaneo che era stato fermato e sorpreso con 10 grammi sempre della stessa tipologia di sostanza stupefacente. Insomma, la tesi degli inquirenti è che il diciassettenne italiano di Como gestisse un buon quantitativo di clientela proprio tra ragazzi della sua età, spesso minori, tanto che la contestazione dello spaccio è aggravata dalla cessione a ragazzi non maggiorenni.

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