La Svizzera ferma i treni al confine
Nei guai 5mila frontalieri

Le Ferrovie Federali hanno deciso lo stop da domani dopo il Dpcm italiano con le norme anticontagio . Per i Tilo si decide entro tre giorni

Nella settimana che segnerà per il Ticino l’inizio di una nuova era con la piena operatività del tunnel ferroviario del Monte Ceneri, le Ferrovie Federali Svizzera (Ffs) hanno deciso - in modo unilaterale - di interrompere da domani e fino a nuovo avviso (si parla addirittura del 17 gennaio) i collegamenti ferroviari tra Svizzera e Italia.

Tanto per dare un ordine di grandezza, già da domani ne faranno le spese 16 Eurocity e tutte le corse dei Tilo, ad esclusivo appannaggio dei frontalieri (si parla di 5 mila nostri lavoratori che utilizzano il collegamento su rotaia) e pienamente operativi grazie ad una joint venture tra Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere. La decisione di interrompere i collegamenti è legata «al Dpcm ed alle misure anti-contagio più dure introdotte (dal Governo italiano, ndr) nonché al drastico calo dei passeggeri», hanno spiegato le Ffs in una lunga nota. Tra le misure citate figurano «la misurazione della febbre a tutti i passeggeri e il tampone negativo per chi arriva dalla Svizzera».

E dire, che in fatto di contagi, Ticino e Svizzera non se la passano certo bene, con il Cantone di confine che ha riacquistato la vetta quanto a incidenza di casi per numero di abitanti. Una precisazione è d’obbligo per quanto concerne i Tilo. «La misura - spiegano le Ferrovie Svizzere - è momentaneamente limitata a tre giorni in attesa di chiarimenti e indicazioni relative alla corretta applicazione del Dpcm da parte delle autorità italiane».

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