“Lontano dagli oleandri” è anche su Google Podcasts. Superati i settemila ascolti

Ascolta qui La serie audio dedicata alla storia della famiglia Vitali, di origine ebrea, in fuga dalle persecuzioni naziste, è ambientata tra il territorio lariano e la Svizzera

Ascolta "2. Bisbino, i guardiani della speranza" su Spreaker.

Sono arrivati a 7.761 i download del podcast “Lontano dagli oleandri. Storia di una fuga”, a una decina di giorni dall’uscita del primo episodio e a soli quattro giorni dall’uscita del secondo. La serie audio, ispirata al diario che Emilio Vitali, uno dei protagonisti del podcast, scrisse nel 1943, è giunta al suo secondo episodio, ambientato sul monte Bisbino. Ogni episodio può essere ascoltato gratuitamente sul sito del giornale La Provincia, ma anche sulle principali piattaforme di streaming e, da oggi, anche su Google Podcasts.

Voci intrecciate nel secondo episodio

La storia dal cuore comasco, che si svolse sulle rive del Lario, nel settembre del 1943, e che segue le vicende della famiglia Vitali, fuggita verso la Svizzera per scappare dalle persecuzioni naziste, ha conquistato una piccola fetta di pubblico anche fuori dalla provincia di Como. Nel secondo episodio, la voce di Marina Vitali, figlia di Emilio che oggi è testimone vivente di quell’incredibile fuga e della storia che ne seguì, si è intervallata a quella di Severino Gerardo, tenente colonnello della Guardia di Finanza oggi in congedo, residente a Roma. Severino nella puntata intitolata “Bisbino, i guardiani della speranza”.

Due storie di coraggio: i “guardiani della speranza”

Severino Gerardo racconta due storie di giovani comaschi che per salvare famiglie in fuga, come quella protagonista di questo podcast, hanno dato la vita. Si tratta di Gavino Tolis e Salvatore Corrias i due giovani della Guardia di Finanza che rappresentano il coraggio di tanti che, come loro, compirono atti di vera e propria resistenza alle violenze perpetrare dai nazisti. Il primo, arruolato nella brigata “Emanuele Artom”, gruppo di finanzieri che operava in diverse località comasche e in particolare sul Bisbino, fece passare molte persone oltre la linea di confine tra Italia e Svizzera di nascosto, con l’aiuto di una vicina di casa di nome Giuseppina, prima di morire nel campo di sterminio di Mathausen. Morì a soli 25 anni, dopo essere stato scoperto a compiere attività clandestine per mettere in salvo gli ebrei.

Salvatore Corrias, invece, venne fucilato proprio nei luoghi in cui questo episodio del podcast è ambientato. Anche lui si era reso colpevole di aver aiutato diverse persone a passare in Svizzera: i suoi resti riposano ancora a Moltrasio e, sulla sua lapide, è incisa la ragione della sua morte prematura: «Ancor giovane, generosamente donò la vita per l’ideale supremo della Patria».

Le loro storie si intrecciano a quelle dei Vitali su quella frontiera che, in anni bui per la storia italiana, fu frontiera di speranza, linea di demarcazione tra chi è stato ingiustamente ucciso dalla malvagità umana e chi, invece, oltre confine è riuscito a salvarsi, grazie alla bontà umana.

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