Maturità, tanti cento e un solo bocciato
L’anno si è concluso al meglio

L’unico respinto (per ora) alla Magistri. Al Setificio su 12 classi, in 24 hanno preso il massimo dei voti - Il preside di via Castelnuovo: «Ragazzi preparati, tasso di promossi molto alto». Al Giovio 15 ”ottimo” su 100

Voti alti alla maturità: tanti cento e un solo bocciato. Non sono ancora definitivi, ma a quasi due settimane dall’inizio dell’esame, è già possibile tracciare un primo bilancio in città.

Quasi al termine dei colloqui, nelle due scuole più numerose di Como, il Setificio e il Giovio, non si registrano (per ora) bocciati. In via Castelnuovo, per esempio, su 12 classi sono 24 gli alunni che hanno preso il massimo dei voti, vale a dire 100. Quasi la metà, vale a dire 13, sono passati per il rotto della cuffia, quindi con 60.

«Devo dire che i ragazzi sono mediamente preparati, nonostante la pandemia – spiega il preside Roberto Peverelli – dopodiché, in linea generale, le commissioni sono state magari generose nelle valutazioni. Però, è bene ricordare come sia sempre stato così, anche negli anni passati, anche con le componenti “esterne”. Il tasso di promossi è molto alto: è una tendenza degli esami».

Quest’anno, a parte il presidente, la commissione è interna. «È ancora un po’ presto per capire il quadro totale – continua Peverelli – però, questi primi risultati riescono già a dirci qualcosa, per esempio che la situazione, dopo un anno e mezzo di pandemia, non è catastrofica».

Nella maturità 2021, gli studenti devono sostenere un’unica prova orale, in presenza, della durata di una sessantina di minuti. Si parte dalla discussione di un elaborato assegnato dal consiglio di classe nei mesi precedenti. Il colloquio prosegue con la discussione di un testo già oggetto di studio in italiano, con l’analisi di materiali (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Infine, viene esposta l’esperienza svolta nei pcto (ex alternanza scuola lavoro). Il candidato deve dimostrare di aver maturato e assorbito le competenze d’educazione civica. «Sarà l’esame definitivo? Potrebbe anche essere – conclude il dirigente – da un certo punto di vista funziona, specie se sviluppate fino in fondo le sue parti. Credo però servirà una formazione per i docenti così da condurlo per esprimere al meglio tutte le potenzialità».

Spostandoci invece al Giovio, al momento su cinque classi (circa 100 alunni in totale) si contano 14 ragazzi usciti con 100 e un 100 e lode. Di contro, due soli 60. Nessun non diplomato.

Peraltro, i voti al Giovio sono affissi anche sulla palazzina di scienze (oltre a essere disponibili on line sul registro elettronico). Ma, come scritto in una circolare firmata dal preside Nicola D’Antonio, sono consultabili solo ad alcuni orari precisi per evitare assembramenti. «Considerata la posizione del laboratorio interna al liceo e le misure emergenziali adottate per limitare gli assembramenti – spiega il dirigente – l’accesso è autorizzato solo agli studenti direttamente interessati e nei giorni e negli orari indicati».

Alla Magistri ormai l’esame è a buon punto. Al momento, sono appesi i risultati per 7 classi. Qui si registra un non diplomato. Per il resto, i risultati sono buoni: si contano 8 studenti con 100 e un 100 e lode. Sono 12, invece, gli alunni usciti col minimo, cioè a 60.

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