Minaccia e pedina in auto l’ex moglie. Accusato di stalking, finisce in arresto

Il caso L’uomo, lo scorso marzo, aveva patteggiato due anni sempre per lo stesso reato-Nei giorni scorsi gli insulti alla donna, incontrata ad una gara sportiva dove giocava la figlia

Aveva già patteggiato due anni per stalking nei confronti della ex moglie e della suocera, finendo anche sui giornali nazionali dopo che era emerso il presunto incarico ad uno straniero del Senegal (tramite un pregiudicato) per recarsi a casa della suocera per intimorirla: «Sono qui per farle del male – disse l’uomo – Mi manda suo genero, ma io non voglio». La ex moglie aveva scritto lettere arrivate anche sul tavolo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in cui raccontava la propria storia e le proprie paure.

Come detto, la vicenda – a marzo di quest’anno – si era conclusa con il patteggiamento a due anni, in cui l’indagato aveva anche preso l’impegno di seguire un percorso di formazione antiviolenza. Nelle scorse ore tuttavia l’ex marito ci è ricascato, venendo di nuovo denunciato e colpito da una ordinanza di misura cautelare ai domiciliari che ha aperto un ulteriore fascicolo penale sempre per atti persecutori.

Oggi come mesi fa, non possiamo fornire ulteriori dettagli della vicenda a tutela dell’anonimato della vittima, che è una donna di 48 anni. L’ex marito invece di anni ne ha 51. Il nuovo problema si è presentato questa settimana, quando l’uomo – senza avere un preventivo permesso per poterlo fare – si è presentato ad una manifestazione sportiva dove giocava una figlia. Alla giornata era presente anche la ex moglie, avvicinata ed apostrofata – secondo quanto ha poi raccontato nella denuncia querela presentata di fronte ai carabinieri – con un poco rassicurante «Ti vergogni? Non sai cosa ti aspetta».

La donna ha riferito ai militari di essere scappata in un vicino bar, di aver atteso la fine della manifestazione sportiva per far allontanare l’ex marito, e di essersi messa in auto solo dopo per tornare a casa. In questo momento si sarebbe però accorta di essere seguita dall’uomo al volante di un’altra auto. Inutili i tentativi di seminarlo, compiendo anche più inversioni di marcia. La vittima – prosegue nel suo racconto – ha poi chiamato i carabinieri della Tenenza di Mariano Comense che sono stati molto bravi nel tenerla al telefono, tranquillizzandola e guidandola in un punto dove poi è sopraggiunta la “gazzella” dell’Arma.

Il marito – in seguito a questo evento – è stato nuovamente denunciato e nelle scorse ore, dal Tribunale di Como, è arrivata la misura cautelare della custodia ai domiciliari che è stata eseguita. Nelle prossime ore l’ex marito verrà nuovamente sentito dal giudice delle indagini preliminari firmatario dell’ordinanza. Al magistrato, l’uomo potrà fornire la propria versione di quanto accaduto. Anche questo ulteriore fascicolo penale è ovviamente aperto con l’ipotesi di reato di stalking, ovvero atti persecutori.

Di questa storia, come detto, ne scriviamo da tempo. L’inizio risale al finire dell’estate di due anni fa quando marito e moglie formalizzano la separazione in Tribunale a Como. Quello stesso giorno la donna si era presentata in pronto soccorso dicendo di essere stata aggredita con una testata dal marito, presentando una denuncia alla Procura. La ricostruzione dei fatti, all’inizio, fu complicata perché l’intero quadro era viziato dalla presenza di querele reciproche in una separazione molto litigiosa. Nei mesi successivi però arrivarono nuove querele fino all’episodio più clamoroso, quello della la visita del giovane senegalese a casa della madre dell’ex moglie.

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