Nidi chiusi, scontro tra sindaco e mamme

Palazzo Cernezzi Rapinese e la chiusura di Monte Olimpino e via Passeri: «Ma ci sono più posti per i bambini». Protesta in Comune

00:47

Il Comune chiude due nidi per razionalizzare gli asili, ma promette più posti per i bambini. Fuori dalla porta le mamme protestano. Il sindaco Alessandro Rapinese ha spiegato i motivi della futura programmazione degli asili comunali. È prevista la chiusura dal prossimo anno dell’asilo di via Passeri (zona Borgo Vico vecchia) e da quello successivo del nido di Monte Olimpino.

«Sì, ma con noi i posti per i bambini aumentano – ha detto il primo cittadino – quando in passato sono sempre diminuiti. Dagli attuali 325 bambini che possiamo accogliere con questa razionalizzazione passiamo a 361 il prossimo anno. Minimo. È un balzo dell’11%. Concentriamo il personale sempre carente riuscendo a garantire il servizio. Con noi le liste d’attesa sono state azzerate».

Spiega Rapinese: «Così ottimizziamo e aumentiamo anche i servizi, dal post nido all’asilo aperto ad agosto per la prima volta in via Palestro e grazie al fondo nazionale, senza spese per il Comune, è possibile presentando l’Isee iscriversi anche negli asili privati convenzionati. Gli asili comunali a gestione diretta rimarranno tre, negli altri apriamo a una co-progettazione con enti del terzo settore».

La protesta delle mamme

Un gruppo di una ventina di mamme fuori dalla sala consiliare ha atteso la fine della conferenza stampa per protestare. Il faccia a faccia con il sindaco è stato lungo, almeno mezz’ora, oltre che parecchio teso. Diverse mamme hanno preteso reali garanzie sui posti a disposizione dei bambini, ricordando che il Comune ha già chiuso per lavori l’asilo di Albate. C’è chi ha esplicitamente chiesto di non dismettere gli asili lasciando sguarnite almeno tre aree della città. C’è chi ha gridato «vergogna».

Il sindaco ha tentato, con toni altrettanto forti, di spiegare le sue scelte, offrendo il suo numero di cellulare ad alcuni genitori. Quindi Rapinese se l’è presa a più riprese con «i poveracci» del Pd, in aula erano presenti alcuni consiglieri di minoranza. Il confronto più duro con l’ex consigliere regionale Luca Gaffuri, fino all’ultimo: «Ciaone».

© RIPRODUZIONE RISERVATA