Protesta al nido Magnolia: famiglie riunite per dire no alla chiusura decisa dal Comune di Como

Il fatto L’asilo nido verrà chiuso al termine dell’anno educativo. Sui cartelli portati dalle famiglie il numero 13 e il numero 32, un riferimento alle motivazioni addotte in questi giorni dal sindaco Rapinese per la chiusura

Proseguono le proteste delle famiglie che hanno iscritto i propri bambini all’asilo nido Magnolia, di Como, in via Passeri: oggi la polemica ha preso spazio proprio nel giardino antistante la struttura del nido, dove i genitori si sono riuniti insieme ai piccoli che frequentano l’asilo.

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Sui cartelli immortalati da una fotografia due numeri: il numero 13, barrato, e il 32. Sono un riferimento alle motivazioni addotte dal sindaco Alessandro Rapinese in questi giorni per giustificare la decisione di chiudere il nido Magnolia e, a ruota, anche quello di Monte Olimpino. Il sindaco infatti ha fatto riferimento a «solo 13 bambini» costretti dalla chiusura a cambiare asilo. Ma gli iscritti al Magnolia in questo momento sono 32, come cercano di dimostrare i cartelli retti da bambini e genitori. La differenza tra i due dati numerici si spiega con il fatto che su 32 attualmente iscritti al Magnolia, 19 termineranno il percorso educativo al nido per iniziare quello alla scuola materna.

L’insistenza delle famiglie su questi numeri è data dalla volontà di dimostrare che la struttura, la cui chiusura è stata decisa per ottimizzare le risorse del Comune e concentrare gli insegnanti in meno asili, è in realtà capiente e pronta a ospitare almeno una trentina di bambini. La manifestazione è stata appoggiata anche da alcuni sindacati, che già nel corso della protesta portata avanti lo scorso lunedì nel cortile di Palazzo Cernezzi, prima del consiglio comunale, avevano preso parte alla manifestazione di dissenso insieme ai genitori.

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