Rapina in centro a Como: un colpo d’altri tempi. Entra in banca armato e fugge in bici

Il fatto Verso le 11 un uomo armato è entrato nella filiale Bcc di piazza Grimoldi. Aveva portato con sé due pistole. Secondo una prima stima il bottino è di 23mila euro. Al vaglio della Questura le immagini della videosorveglianza

L’ipotesi è che il rapinatore sapesse che di lì a poco sarebbe passato un furgone blindato di un istituto di vigilanza per ritirare il contante che si trovava in cassaforte. Una conoscenza nata verosimilmente da una preparazione del colpo effettuata con più sopralluoghi compiuti nelle settimane precedenti, anche se su questo punto ovviamente cruciale le indagini sono in corso. Così, questa mattina intorno alle 11, dopo essere arrivato in piazza Grimoldi pedalando in sella ad una biciletta poi appoggiata al muro, è entrato in banca come se niente fosse, camuffandosi non con un passamontagna o con uno scaldacollo, bensì con barba e baffi finti fingendo di essere un normale cliente.

Cosa è successo

Alla vista del vicedirettore della filiale della Bcc Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, l’uomo ha però estratto la pistola che aveva in tasca e l’ha puntata contro il dipendente palesando il vero motivo della sua presenza in banca: «Dammi i soldi». Nella filiale era presente anche un cliente rimasto illeso – seppur comprensibilmente spaventato – al pari di tutti gli altri dipendenti. Il rapinatore, che nel corso dell’assalto pare abbia anche perso la pistola, estraendone subito un’altra dalla tasca (ne aveva quindi portate ben due) si è dunque fatto consegnare il pacco di soldi presente nella cassaforte e che non era ancora stato ritirato dagli uomini della vigilanza privata, poi è uscito come se niente fosse, è risalito in sella alla sua bicicletta e pedalando si è diretto verso piazza Verdi e il Teatro Sociale.

Un colpo incredibile, d’altri tempi. Di certo era da tanti anni che non si verificava un simile assalto in banca, in pieno centro per di più, e anche in pieno giorno, alla luce del sole, tra turisti e cittadini a passeggio per il centro storico. Sul posto sono arrivate le volanti della questura, poi seguite dalla scientifica e dagli uomini della squadra Mobile che hanno ascoltato tutti i presenti. Il bottino, secondo una prima stima, si aggirerebbe attorno ai 23 mila euro.

Nessuno, come detto in precedenza (ed è forze la cosa che più conta) è rimasto ferito o contuso nell’assalto del rapinatore che è poi riuscito a recuperare anche la pistola persa e a scappare senza lasciare tracce. L’indagine della squadra Mobile partirà ovviamente da un punto: quello dell’acquisizione e della visione di tutte le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti in centro storico, soprattutto lungo la via di arrivo e di fuga del malvivente.

Secondo assalto in un mese

Secondo quanto raccontato dai testimoni, l’uomo ora ricercato per il colpo di piazza Grimoldi avrebbe parlato in italiano senza palesare evidenti accenti o inflessioni. Detto del ritorno delle rapine in banca in centro dopo anni di assenza, quella di ieri mattina è però la seconda in poco più di un mese dopo la rapina in casa ad inizio aprile in un appartamento di via Bonanomi. In quella occasione una donna – che stava per raggiungere il marito sul posto di lavoro – era stata malmenata da due uomini che si erano introdotti in casa per poi fuggire con un bottino che era stato quantificato in 15 mila euro. Anche su quel colpo stanno indagando gli uomini della Mobile.

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