Sei ore in gita sul lago di Como possono costare fino a 12mila euro

La denuncia La scoperta fatta dalla polizia provinciale. Noleggi barche con o senza conducente: è una giungla

Nel lago c’è una giungla di imbarcazioni, al timone ci sono spesso turisti alle prime armi senza la patente, oppure dei servizi privati che chiedono anche 12mila euro per sei ore di tour. Nell’ultimo mese e mezzo sono scattate cinquanta sanzioni.

L’esplosione turistica del Lario

La Questura ha coordinato le forze di polizia per garantire la sicurezza nelle acque del lago. A fronte dell’esplosione turistica di Como e di tutto il Lario le navette e i taxi boat attivi sono molto aumentati nei numeri.

«Eppure il paradosso è che non riescono comunque a tenere testa alle tante richieste dei turisti – commenta Carlo Corani, vice comandante della polizia provinciale – questo boom turistico comporta situazioni potenzialmente pericolose ed altre che servirebbe normare meglio. Per quanto riguarda la sicurezza il solo vero punto di sbarco in Sant’Agostino genera code e file poco piacevoli, anche rischiose. Quanto al rispetto delle regole noi dall’inizio della stagione, da maggio, abbiamo già elevato cinquanta sanzioni».

I controlli sul lago di Como

Ma le regole in acqua, anche secondo l’Autorità di Bacino, sono in realtà poche. Il primo grande capitolo riguarda i servizi privati e gli Ncc che propongono passaggi in barca o tour con tariffe tutte da contrattare. «Durante un nostro controllo ci siamo imbattuti in un’offerta da 12mila euro per sei ore di gita - racconta Corani - nulla di illegale, ma è chiaro che simili prezzi, con i tour tutti prenotati da mesi, sono inaccessibili per i comuni cittadini». Gli Ncc su acqua autorizzati sono pochi, una cinquantina tra Como e Lecco, per cui tanti operatori si sono inseriti sfruttando il boom turistico. Non che sia vietato il trasporto a fini ludici sulla barca.

In questi ultimi due anni sono nate anche società e agenzie che propongono direttamente agli ospiti delle case vacanza e dei b&b online dei tour in nave. Portali che però non hanno domicilio fiscale in Italia e che non sono iscritti all’albo dei mediatori di porto. «E quindi non sono autorizzati – spiega Corani – l’altro grande capitolo circa i problemi che insorgono nel lago è invece relativo al noleggio senza conducente. Sotto a una certa soglia di cavalli non serve avere la patente. Dunque spesso al timone ci sono turisti senza competenza. La condotta alla guida è più facilmente pericolosa senza esperienza. C’è chi passa vicino ai bagnanti, chi fa sedere i bambini a prua. Il locatario è tenuto sì a fornire un breve corso di formazione, ma sappiamo che molte volte le lezioni si limitano ad una manciata di minuti». Le sanzioni in questi ultimi casi possono colpire sia il locatario, se non ha dato le istruzioni corrette per il noleggio, che il cliente. Più di nove volte su dieci un turista straniero.

Da queste colonne l’Autorità di Bacino del lago di Como ha già sollevato questi problemi, ancor più evidenti alle porte della stagione turistica da record di questo 2023. Barche e taxi boat hanno pochi vincoli, secondo l’autorità lacustre le normative sono carenti, poco possono fare le forze dell’ordine. La polizia provinciale, stante il numero degli agenti e tutti gli altri servizi da garantire, può organizzare nel fine settimana una uscita nel fine settimana. E’ complicato in assenza di regole e leggi specifiche tenere testa alle tantissime navi e navette che solcano le acque del nostro lago.

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