Sosta in stazione a Como San Giovanni, stangata per i pendolari

Nuova beffa Cambia la gestione del parcheggio a San Giovanni, addio tariffe agevolate per gli abbonati ai treni. In due mesi previsto un incremento dell’80%. I prezzi comunicati a voce agli utenti, ma ancora nessun avviso

Non bastavano i treni in ritardo e i disservizi che, quotidianamente, i pendolari sono costretti a sopportare. Ora per i comaschi che si muovono ogni giorno alla volta di Milano è scattato pure l’aumento delle tariffe per la sosta nel parcheggio di interscambio. Che, con i nuovi prezzi, perde di fatto lo status di interscambio.

Il riferimento è all’area di sosta di Como San Giovanni: 182 posti auto con una quota riservata ai possessori di abbonamento per il treno. Un’area di proprietà di Ferrovie dello Stato e che la stessa società aveva dato in gestione a Metropark, una sua controllata. Bene da inizio anno è cambiato tutto. Metropark non gestisce più il parcheggio di interscambio di San Giovanni, che ora è stato affidato a una srl di Milano, la Lombarda Parking. E ai pendolari che si sono ritrovati a rinnovare il proprio abbonamento è stato comunicato che, dal mese prossimo, ci sarà un aumento per loro. E non di poco.

Il mistero sulle tariffe

In buona sostanza, ai pendolari che rinnoveranno tra un paio di settimane l’abbonamento, sarà proposto il rinnovo a 70 euro al mese, anziché gli attuali 50 euro. A confermarlo sono due pendolari comaschi che usano la tratta da San Giovanni, perché sul cambio di tariffe la nuova società pare fa la misteriosa. Contattati telefonicamente da un utente, gli uffici milanesi di Lombarda Parking hanno risposto: «Dovete presentarvi al gabbiotto all’ingresso del parcheggio e lì vi diranno. Comunque da inizio mese sono affisse le nuove tariffe». Al telefono, nulla viene detto. Neanche si trattasse di un segreto di Stato. In ogni caso, ieri siamo andati a verificare se effettivamente fosse così: la foto qui a lato dimostra che era ancora affisso il vecchio cartello con le tariffe di Metropark (50 euro per chi ha un abbonamento per i treni, 70 euro per tutti gli altri).

Ma ciò che preoccupa è l’annuncio relativo al rinnovo di fine marzo, quando - stando alla comunicazione data verbalmente agli utenti - il prezzo dovrebbe arrivare ai novanta euro. Come dire: un incremento dell’80% in soli due mesi.

Le altre aree di sosta

In questo modo San Giovanni diventa il parcheggio di interscambio più caro della città, per i pendolari. In considerazione del fatto che quello della stazione unica di Camerlata è gratuito. Qui il Comune aveva pensato di istituire una tariffa, ancorché simbolica, giornaliera, ma all’epoca della costruzione della stazione unica la Regione e le Ferrovie avevano posto un vincolo, relativo alla gratuità dell’area di sosta.

Il parcheggio di Lazzago invece, quello a ridosso della stazione Nord di Grandate, ha una tariffa giornaliera di un euro, con la possibilità di fare un abbonamento settimanale a 5 euro totali, il che significa poter parcheggiare con 20 euro la settimana.

Resta il dato di partenza: per i pendolari oltre il danno, scioperi frequenti, ritardi e guasti praticamente quotidiani, anche la beffa.

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